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Le scuole non devono restituire le "somme accantonate". No alle pretese dei revisori dei conti

Il Miur chiarisce che le scuole hanno già "dato" con i decreti tagliaspese.

21/04/2006
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Alcuni giorni fa insieme alla Cisl Scuola, la Uil Scuola e lo Snals in una lettera inviata al Miur avevamo denunciato come le errate interpretazioni dei commi 46 e 189 della finanziaria 2006 di alcuni revisori mandati dal Tesoro creassero problemi di funzionalità alle scuole e alla sottoscrizione dei contratti integrativi di istituto.

Il Miur a quella richiesta non ci ha ancora risposto ufficialmente anche se si dice d’accordo con noi sul fatto che i commi 46 e 189 della finanziaria 2006 non si applicano alle scuole.

In modo particolare sul comma 46 (versamento delle somme accantonate) ha dato istruzioni precise, la nota è del 30 marzo 2006, prot. 267, agli Uffici Scolastici Regionali.

Nella nota si legge che le istituzioni scolastiche non devono restituire alcunché all’erario visto che hanno già “dato” dal momento che i loro finanziamenti sono stati tagliati a “ monte” e cioè prima ancora che questi arrivassero nelle loro casse. Il Miur sempre con la stessa nota chiede senza mezzi termini al Ministero dell’Economia di precisare ai suoi revisori dei conti “ gli esatti termini della questione”. Era ora!

Si tratta di un primo importante risultato ottenuto grazie alle denunce del sindacato. Nella vicenda resta però un “neo. Ci chiediamo perché il Miur in tutti questi anni ha privilegiato tra i suoi interlocutori gli apparati burocratici dell’amministrazione pubblica e mai il sindacato, anche quando ne ha condiviso le posizioni.

Diversamente non si spiega perché dopo ben due incontri e svariate sollecitazioni fatte proprio su questo argomento non ci è stato ancora risposto su come stanno gli “esatti termini della questione”.

Roma, 21 aprile 2006