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I finanziamenti alle scuole: il Ministro fissa i parametri nazionali

I criteri di ripartizione e attribuzione dei fondi alle scuole contenuti nel DM 21 del 1 marzo 2007 firmato dal Ministro lasciano irrisolti i problemi di crisi finanziaria delle scuole

05/03/2007
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Il Ministro Fioroni ha firmato il Decreto n. 21 del 1 marzo 2007 che fissa i parametri nazionali per la definizione della dotazione ordinaria da attribuire alle singole scuole, nonché l’applicazione della nuova norma sull’invio diretto dei fondi alle stesse, come previsto dalla Finanziaria 2007. Le scuole avranno 30 giorni di tempo da quando riceveranno la comunicazione dell’entità delle risorse assegnate per approvare il programma annuale 2007.

La finalità del provvedimento è quella di dotare le scuole di una vera autonomia finanziaria (come si era cominciato a fare prima dell’avvento Moratti). E questo va bene, ma a nostro parere il passaggio a questa nuova modalità di trasferimento delle risorse rischia nell’immediato di complicare le cose, considerate le notevoli sperequazioni oggi esistenti nelle scuole per la mancanza di oggettività nell’ assegnazione delle risorse. Potrebbe accadere di conseguenza che tali sperequazioni non vengano eliminate attraverso l’individuazione di parametri nazionali “secchi” che per l’esiguità dei finanziamenti non daranno adeguate risposte alle necessità di bilancio delle scuole.

Inoltre, dal momento che la scuola ha obblighi previsti dalla legge come per es. le spese per le supplenze verso cui deve comunque far fronte, la carenza complessiva di risorse rischia di gravare sull’offerta formativa, che ne risulterà fortemente impoverita su più fronti: qualità e quantità.
La scuola statale, infatti, ha alle spalle cinque anni di tagli e riduzioni che, per una precisa scelta politica, hanno impedito l’utilizzo degli indicatori di qualità della gestione dei finanziamenti secondo i richiami dell’autonomia: certezza delle risorse, trasparenza, autonoma allocazione e sburocratizzazione degli adempimenti.
Il D.M. n. 21 fa, a distanza di 5 anni, questo tentativo ma, attuato in una situazione di riduzione dei fondi, rischia di aggravare ulteriormente la situazione delle scuole.

La lettera aperta al Ministro e l’emergenza stipendi
Con la lettera unitaria spedita al Ministro si è ribadito che i nuovi criteri di ripartizione dei finanziamenti, seppure valgano a far avanzare il processo autonomistico in linea generale, oggi di per sé non risolvono le gravi difficoltà delle scuole. Esse sono in stato di emergenza e, prima di ogni altra cosa, hanno bisogno di risposte concrete. E’ necessario pertanto liberarle da alcune incombenze come ad esempio il pagamento della Tarsu e degli stipendi per le supplenze superiori a due mesi.
I guasti profondi, arrecati al funzionamento amministrativo e didattico, dalla politica dei tagli portata avanti dalla passata gestione, vanno, dunque, urgentemente riparati, per non scaricare sulle scuole nuove e pesanti contraddizioni che potrebbero portare nel giro di qualche mese alla paralisi del sistema

Le valutazioni della FLC Cgil e nuova richiesta di incontro
Il giudizio della FLC Cgil sull’operazione “capitolone”, rimane molto critico dal momento che con questo nuovo tipo di gestione, il MPI si limita a distribuire gli stanziamenti della finanziaria 2007 che peraltro sono stati ridotti rispetto al 2006. Infatti, trasparenza, regole certe e parametri oggettivi, che tutti auspichiamo, da soli non bastano per dare ossigeno alle casse vuote delle scuole.
Per la FLC, dunque, la partita non può considerarsi chiusa. I problemi aperti sono ancora molti a partire dal rispetto dei parametri e dei vincoli del Ccnl che, per quanto ci riguarda, non possono essere superati nemmeno con questa nuova gestione e dovranno essere richiamati nelle istruzioni operative di prossima emanazione.
Per tutti questi motivi oggi abbiamo chiesto insieme alla Cisl Scuola e alla Uil Scuola un incontro urgente al Ministro.
Nei prossimi giorni pubblicheremo ulteriori materiali di approfondimento sull’argomento, nel frattempo mettiamo a disposizione una SCHEDA che illustra cosa cambia nei bilanci delle scuole con le nuove norme.

Roma, 5 marzo 2007