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IRPA, i lavoratori si interrogano sul nuovo ente

FLC Cgil di APAT ICRAM E INFS si incontrano per un percorso comune

30/06/2008
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In data 27 giugno si è tenuto il primo incontro tra la Segreteria Regionale ROMA LAZIO e Territoriale di Roma Sud, insieme ai Comitati degli Iscritti di APAT, ICRAM e la responsabile INFS della segreteria di Bologna, per un primo confronto sull’IRPA (Istituto di Ricerca per la Protezione dell’Ambiente) istituito con Decreto Legge 25/6/2008 n. 112, art. 28 e su quelle che saranno le problematiche da affrontare nel corso dei prossimi mesi.

I temi principali sollevati dai lavoratori presenti e che costituiscono motivo di preoccupazione, sono così sintetizzati:

1) Problemi di metodo: la scelta del DL e l’anticostituzionalità rispetto al riordino degli enti di ricerca garantito dalla costituzione (art. 33) che non può essere attuato tramite un decreto. Tra l’altro da una parte si adduce una motivazione di urgenza e di razionalizzazione della spesa pubblica, dall’altra i Commissariamenti avverrannosenza l’indicazione dialcuna scadenza “temporale”.

2) Il nome dell’ente: si propone una denominazione del nuovo ente diversa da quella proposta. Per es. ISA (Istituto Superiore per l’Ambiente) perriprendere il modello ISS (che ha funzioni di ricerca di controllo e coordinamento, di servizio etc). Funzioni e prerogative del nuovo ente sono al centro dell’attenzione, le scelte in merito determinano le prospettive professionali future.

3) Attribuzione all’IRPA di tutte lefunzioni e le attività degli enti coinvolti. Nel caso di ICRAM e INFS, si tratta di garantire alle competenze presenti nei due enti di ricerca l’agibilità per continuare a svolgere il proprio lavoro, che in alcuni casi risulta di eccellenza e fondamentale per funzioni pubbliche di tutela del patrimonio ambientale del Paese. Nel caso dell’ APAT si tratta di salvaguardare, insieme alla sua missione e alle sue prerogative, la funzione pubblica fondamentale a garanzia della salute e della sicurezza dei cittadini e della tutela ambientale, fondata anche sul sistema agenziale.

4) Autonomia : garanzia della salvaguardia del principio dell’autonomia dell’ente di ricerca

5) Vigilanza e rapporti con il Min Ambiente: l’istituto (ISA) non può essere ridotto ad essere un dipartimento del Ministero.

6) Sede Unica: individuazione di una sede unica che raggruppi le diverse sedi degli enti residenti nel Lazio al fine di favorire l’organizzazione, l’integrazione e gli investimenti in beni strumentali, impianti, laboratori.

Relativamente ai problemi del personale si è partiti da una prima analisi sulle dotazioni organiche complessive dei tre enti e si è discusso su come la futura IRPA (o ISA) debba avere una dotazione adeguata a impiegare con contratto di lavoro a tempo indeterminato TUTTO il personale oggi presente in APAT/ICRAM e INFS, a qualsiasi titolo abbia contribuito al lavoro e alla produzione dei tre enti. L’unione dei tre enti non dovrà risultare una sommatoria burocratica ma essere occasione di crescita e sviluppo delle attività previste.

Al proposito ci si è scambiati informazioni rispetto alle diverse forme di precariato esistenti negli enti, che comprendono T.D., contratti di collaborazione e assegni di ricerca. Alcune tipologie di contratto sono state attribuite attraverso selezioni pubbliche ed altre con chiamata diretta. Sono state evidenziate tra l’altro tutte le problematiche rispetto alle procedure di stabilizzazione in corso.

E’ opinione condivisa che devono essere portate a compimento TUTTE le procedure avviate nei diversi enti per le applicazioni contrattuali e per le stabilizzazioni.

Nei tre enti si solleciteranno nei prossimi giorni assemblee e/o incontri intersindacali per recuperare rapporti unitari, per impostare un percorso condiviso, se necessario con la messa in campo di iniziative di mobilitazione.

Alla luce del quadro che si prospetta, di fronte alla totale incertezza sui compiti e sulla struttura del nuovo ente, è importante che le proposte siano condivise tra i lavoratori e presentate in modo unitario agli organi legislativi e di governo.

Roma, 30 giugno 2008

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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