Università del Salento, la vicenda dei precari e non solo
Elevata l'adesione allo sciopero del 27 giugno 2008.
Comunicato FLC Cgil Lecce
Qualcosa si muove all'Università del Salento sul fronte delle stabilizzazioni, ma ancora siamo lontani dall'obiettivo di garantire un posto di lavoro a precari che da quasi dieci anni lavorano con contratti di lavoro parasubordinato.
Il Senato Accademico ha approvato la proposta del Rettore Laforgia di bandire concorsi a tempo determinato, con riserva di posto, che permetterebbero l'accesso a 69 co.co.co.
Non si dice però nella proposta del Rettore che ci sarà l'assunzione a tempo indeterminato entro i tre anni degli idonei a questo concorso. Per noi non è sufficiente, e continueremo a lavorare per ottenere maggiori garanzie già a partire dall'emanazione del bando. Per contro, di positivo c'è il bando di concorso a tempo indeterminato per 15 lettori/Cel, che però, a nostro avviso, avrebbero diritto alla stabilizzazione automatica, avendo un contratto a tempo determinato e avendo già superato una prova selettiva di tipo concorsuale, come recita la finanziaria del 2007.
Tutto ciò avviene in un clima di elevata conflittualità, in cui le relazioni sindacali sono segnate dal tentativo dell'Amministrazione di dividere le forze sindacali per governare l'Università del Salento senza i vincoli che la democrazia impone.
Non è solo la vicenda dei precari a farcelo dire: la contrattazione integrativa ristagna, i compensi per le attività aggiuntive del personale non vengono liquidati da almeno tre anni, il personale viene spostato a piacimento in nome di non provate “esigenze di servizio”, le progressioni di carriera sono bloccate...
Per questo abbiamo scioperato il 27 giugno, riscuotendo il 70% delle adesioni, secondo i dati da noi rilevati
Lecce, 28 giugno 2008