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Abruzzo: non si tocchino le risorse per far ripartire la scuola

Sindacati contrari all'utilizzo dei finanziamenti per altre finalità.

01/08/2009
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FLC Cgil - CISL Scuola - UIL Scuola - SNALS Confsal - GILDA degli insegnanti
Comunicato stampa dei Segretari generali

Le OO.SS. nazionali della scuola - CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA - esprimono preoccupazione e dissenso per il tentativo di utilizzare per altre finalità i fondi necessari e vitali per far ripartire le attività didattiche e l’apparato amministrativo di supporto nella scuola d’Abruzzo.
Tali risorse sarebbero destinate nell’immediato alle strutture scolastiche provvisorie (MUSP) con l’opcm 3790 art.7 comma 2 e 3 e tale utilizzo non lo condividiamo.

Le OO.SS. dell’Abruzzo hanno già manifestato le ragioni del loro dissenso nell’incontro con il Dott. P. Capo il giorno 28 luglio scorso all’Aquila, fornendo anche un contributo propositivo sulle modalità di utilizzo di quelle risorse.

Per noi principi inderogabili sono l’accoglienza e l’insegnamento ai ragazzi e le delicate procedure amministrative che assicurano il regolare funzionamento delle scuole. La scuola è la prima istituzione a restituire la “normalità” di un impegno quotidiano ai giovani provati dall’esperienza di perdere affetti e casa con il terremoto. La scuola ha il volto del suo personale che opera a contatto con i ragazzi.

Il personale della scuola abruzzese vuole lavorare per una didattica di qualità, per ampliare l’offerta formativa e per recuperare disagi e traumi.

Le risorse del MIUR, che già abbiamo più volte valutato come insufficienti, vanno spese secondo le modalità che il Ministro ha indicato nella relazione tecnica e, su proposta dello stesso, attraverso una specifica Ordinanza da emanare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Esse vanno utilizzate subito per le finalità originarie, perché il nuovo anno scolastico è alle porte.

L’edilizia scolastica, provvisoria e strutturale, è un problema, infine, da affrontare con ulteriori investimenti che devono essere immediatamente resi disponibili.

Roma, 31 luglio 2009