Varato il regolamento sulla valutazione
Il decreto sui voti numerici approvato dal Consiglio dei Ministri, ma per la scuola si profilano nuove incertezze.
E’ stato varato ieri, 28 maggio, dal Consiglio dei Ministri il regolamento sulla valutazione, non sappiamo ancora se con i congiuntivi corretti oppure no. Il testo infatti non è stato pubblicato e giusto ieri il giornale Italia Oggi annunciava che gli organismi di controllo lo avevano restituito al Ministero raccomandando la “consecutio temporum”. Sta di fatto che l’approvazione di questo e di altri testi da parte del Consiglio dei Ministri ha dato luogo ieri all’ennesima sfilata davanti ai giornalisti, cosa che in tempo di elezioni non fa male a chi ha velleità elettorali.
Trovandoci però non solo in periodo preelettorale, ma anche in periodo pre-valutazioni finali e pre-esami, non è detto che la cosa faccia altrettanto bene alla scuola. Infatti, prendendo atto dei tempi ritardati del regolamento, appena una settimana fa il Ministero aveva emanato due circolari, la n.50 e la n. 51, che davano disposizioni “provvisorie” sull’argomento. Ora il nuovo regolamento dispone cose un po’ diverse da quelle “provvisorie” contenute nelle due circolari: a quali disposizioni dovranno riferirsi docenti e dirigenti scolastici nel procedere a valutazioni e ammissioni agli esami?
Il comunicato dice, ad esempio, che nella primaria gli alunni saranno valutati “dall’insegnante unico di riferimento” (la nuova figura catartica escogitata dal genio ministeriale e bocciata dai genitori: gli altri insegnanti si gireranno i pollici?!), ma questo ancora non esiste. Per la scuola media, ad esempio, dice che per essere ammessi agli esami bisognerà avere 6 in tutte le discipline e che la lode potrà essere data solo con l’unanimità del consiglio di classe: ma già da quest’anno o dall’anno prossimo?
Solo per la secondaria superiore il comunicato chiarisce che ai fini dell’ammissione all’esame resta in vigore l’OM 40/2009 ovvero è necessaria la media del 6 e non il 6 in tutte le materie come prevede il regolamento.
Si attendono dunque nuove delucidazioni.
Roma, 29 maggio 2009