Iscrizioni a.s. 2010-2011: scadenza al 27 febbraio 2010
Con una nota, il Miur ufficializza il preannunciato rinvio delle iscrizioni che dovrebbe superare le innumerevoli criticità derivanti dalla forzatura, tutta ideologica, di voler attuare una riorganizzazione della scuola secondaria superiore ancora lontana dall’essere chiara e definita
Anche quest’anno, come l’anno scorso, il ministro dell’istruzione ha deciso lo slittamento di un mese delle iscrizioni per l’a.s. 2010-2011 al 27 febbraio 2010. La nota del Miur, emanata il 26 ottobre scorso, motiva lo spostamento con la necessità di “ una conoscenza approfondita delle nuove opportunità educative e formative” che deriverebbero dalla definizione (in corso) dei Regolamenti per la scuola secondaria superiore.
Il Ministro ha deciso di aggirare l’ostacolo del confronto con le Regioni, approfittando dello stallo istituzionale (creato ad arte dal Governo e faticosamente superato, dopo mesi, nell’incontro del 23 ottobre scorso), per inviare direttamente alle Commissioni parlamentari i testi dei Regolamenti per il loro necessario parere.
Sui Regolamenti, va ricordato, che si è già espresso il CNPI con un giudizio fortemente critico soprattutto su quelli relativi alla revisione degli istituti professionali e dei licei.
La nota informa che il Miur, insieme all’Ansas (Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica), sta predisponendo azioni utili per accompagnare i processi in atto. Pertanto, i prossimi mesi di gennaio e febbraio saranno dedicati ad attività di informazione ed orientamento per le famiglie e gli studenti, per una migliore scelta del percorso di scuola secondaria superiore. Nell’illustrazione delle novità previste dai Regolamenti si sottolinea, inoltre, che un ruolo specifico potrà essere svolto dalle associazioni professionali, familiari e studentesche.
La FLC Cgil ribadisce il proprio giudizio negativo sulla forzatura, tutta ideologica, di attuazione a tutti i costi di una riorganizzazione tutt’altro che chiara e definita di un segmento di scuola complesso e nel contempo molto delicato per il futuro formativo ma anche di vita degli studenti.
Il rinvio di un mese delle iscrizioni non è assolutamente sufficiente per superare le criticità di un progetto che non c’è (se si esclude l’obiettivo del taglio ) di revisione dell’attuale struttura della scuola secondaria superiore; né il tempo comunque ristretto e la conseguente fretta consentono agli studenti ed alle famiglie quella ponderatezza necessaria per una scelta così rilevante.
Come già avvenuto lo scorso anno, il rinvio rischia solo di aggiungere altra confusione alla situazione di caos ed abbandono in cui versa tutta la scuola pubblica del nostro paese.
La complessità e la delicatezza delle tematiche, legate ad una seria revisione e modifica dell’assetto ordinamentale della scuola secondaria superiore, senz’altro necessari, richiederebbero ben altre attenzioni e confronti approfonditi con tutti i soggetti interessati ad un serio ed efficace cambiamento.
Viceversa la fretta con cui il Ministro sta procedendo esclude la possibilità del confronto e dell’ascolto della stessa scuola su cui i suoi provvedimenti calano dall’alto, imposti da una esigenza tutta economica finanziaria.
Ma, come ben sa chi conosce la scuola, non c’è niente di peggio e di meno efficace per la qualificazione del nostro sistema di istruzione che l’imposizione.
Essendo la scuola il luogo per eccellenza del dialogo e della relazione, è necessario che queste siano le modalità con cui realizzare anche i cambiamenti.
Ma il Governo appare interessato ad altro e con furore ideologico verso tutto ciò che è “pubblico” è intenzionato solo a fare cassa, tagliando risorse economiche e professionali al nostro sistema pubblico di istruzione.
Roma, 28 ottobre 2009