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Personale ATA e istituzioni educative, tagli e precarietà: i motivi dello sciopero del 18 marzo

18 marzo 2009, sciopero generale di tutti i settori della conoscenza.

04/03/2009
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Ancora una volta è compito del sindacato fare chiarezza sugli effetti reali, e non mediatici, dei provvedimenti che il governo sta realizzando.

Organici personale ATA

Se di organici avevamo già parlato dopo l'approvazione degli schemi di regolamento attuativi delle leggi 133/08 e 169/08, siamo oggi ad nuovo capitolo della saga Tremonti/Gelmini. Il Regolamento sugli organici del personale ATA approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 febbraio scorso, infatti, ha l'obiettivo di tagliare 45mila posti da ora al 2011.

La FLC, che ha dovuto protestare formalmente per ottenere il testo definitivo, aveva già contestato i parametri di determinazione dell'organico ATA nelle scuole. Particolarmente colpito è il profilo del collaboratore scolastico.

Esemplificative le nostre schede, con la simulazione che documenta, provincia per provincia, gli effetti devastanti dell'applicazione delle tabelle allegate alla bozza di Regolamento.

Ancora un atto che invece di favorire ostacola una buona gestione delle scuole autonome sulle quali il Miur continua a scaricare inutili adempimenti. Sull'unità dei servizi generali e amministrativi e su una gestione trasparente ed efficace delle scuole, migliorando le professionalità e garantendo l'offerta formativa, la FLC Cgil ha presentato buone proposte sulla base delle quali ha bocciato questo regolamento e ne contrasterà l'applicazione.

Istituzioni educative

Negli schemi di regolamento predisposti dal Ministro Gelmini in applicazioni dei tagli previsti dall'art. 64 della legge 133/08, c'è un intero articolo dedicato alle istituzioni educative.

Vengono ridefiniti i criteri di assegnazione degli educatori ai convitti nazionali e agli educandati femminili, e di tutte le istituzioni convittuali annesse agli istituti tecnici e professionali.

Questi parametri sono stati tutti rivisti al ribasso e in modo molto pesante. In pratica, dal prossimo anno, sarà necessario un numero di gran lunga superiore di convittori/trici per avere la stessa quantità di personale educativo dell'anno in corso.

Per l'anno prossimo ci sarà una pesante riduzione di posti non inferiore al 30% circa, a parità di alunni, rispetto all'attuale dotazione. Peggiorerà la qualità dell'attività educativa e l'offerta formativa andrà a ramengo. Infine, il taglio del personale ATA darà l'ultimo colpo mortale ai convitti e agli educandati.

Si tratta di un fatto inaccettabile, dal momento che tali istituzioni "storiche" contribuiscono a rendere più ricca l'offerta formativa e garantiscono il diritto allo studio sul territorio.

marzo 2009