Università: i motivi dello sciopero del 18 marzo
18 marzo 2009, sciopero generale di tutti i settori della conoscenza.
Il 18 marzo l’Università sciopera insieme con la Scuola, la Ricerca, le Accademie e Conservatori, la Formazione professionale.
Contro:
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La completa mancanza di risposte del Governo ad una crisi che sta mordendo i redditi dei lavoratori e dei pensionati e mette in discussione i posti di lavoro
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I tagli dei finanziamenti, che tra pochi mesi faranno chiudere i corsi di studio e mancare i soldi per le retribuzioni nella maggior parte degli Atenei
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Il blocco del reclutamento sia dei docenti sia dei tecnici e amministrativi, che sta uccidendo l’Università e costringe il personale a carichi sempre più pesanti
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Un precariato insopportabile e la mancanza di prospettive per i nostri giovani
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L’accordo separato sul secondo biennio del contratto Università, che ha dato aumenti pari a metà dell’inflazione, e l’accordo separato sul modello contrattuale, che prevede per sempre un taglio programmato dei salari dei lavoratori dipendenti, e cancella i contratti nazionali e il diritto di sciopero
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L’aggressione ai dipendenti pubblici, trattati come fannulloni e additati al pubblico disprezzo, vessati da norme inaccettabili
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Il taglio del salario accessorio dell’Università del 10% rispetto al 2004, e le norme che eliminano la contrattazione sulle carriere e sui passaggi di livello, riconsegnando al Governo un potere assoluto sulla professionalità e sul salario
Per:
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Riportare i settori della conoscenza, a cominciare dall’Università, al centro dell’attenzione e dell’investimento del Paese, respingendo le logiche di taglio e di privatizzazione delle Università pubbliche
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Accrescere i finanziamenti tagliati dalla L. 133 e riprendere il reclutamento dei giovani
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Cancellare le norme inique sul Pubblico Impiego, e restituire alla contrattazione un potere effettivo sulle carriere e sulle retribuzioni
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Difendere il contratto nazionale e la contrattazione di Ateneo, garantendo ai lavoratori contratti e accordi seri e dignitosi
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Difendere il reddito e i diritti dei lavoratori dipendenti e dei pensionati
Il 4 aprile si svolgerà la grande manifestazione nazionale della Cgil a Roma, per la difesa dei diritti e dei salari.
Partecipiamo tutti, e facciamo partecipare i colleghi, allo sciopero dei settori della conoscenza del 18 marzo e alla manifestazione nazionale del 4 aprile. Non è più tempo di delega: la nostra sola forza siamo noi. Chi oggi si tira indietro, di fronte agli atti gravissimi del Governo, non avrà domani titolo per dolersi della propria condizione.
marzo 2009