Dal territorio. Preoccupa l'aumento degli atti vandalici ai danni delle scuole in Calabria
Comunicato stampa della FLC Cgil Calabria del 6 dicembre 2007
Comunicato stampa della FLC Cgil Calabria
Reagire con determinazione al grave fenomeno
della creolina nelle scuole calabresi
La FLC CGIL (Federazione Lavoratori della Conoscenza) ritiene che, di fronte all’emergenza della creolina che viene sparsa nelle scuole della Calabria determinando la chiusura degli istituti, occorre intervenire con determinazione e incisività, senza alcuna sottovalutazione del fenomeno che sta assumendo dimensioni allarmanti e contorni criminosi.
Sono mesi che, in Calabria, si assiste ad un crescente susseguirsi di atti vandalici che fanno supporre la messa in atto di una complessa strategia all’interno della quale forse i ragazzi sono usati per colpire il sistema pubblico dell’istruzione e per deviarli verso la violenza e l’uso di droghe.
La FLC CGIL ritiene che un fenomeno cosi esteso, allarmante e aggressivo che si protrae da mesi non può essere solo opera di ragazzi che agiscono per evitare le lezioni ed i compiti in classe. Non può nemmeno essere solo frutto del disagio sociale che, purtroppo, vivono molti giovani.
Pertanto, occorre, superare l’indifferenza, se esiste, e costruire un’adeguata reazione da parte delle organizzazioni sociali e sindacali, del mondo della scuola, delle famiglie, degli stessi studenti e delle istituzioni: dagli Enti Locali alle forze dell’Ordine. E’ indispensabile un’azione congiunta della Direzione Scolastica Regionale, degli Uffici Scolastici provinciali e delle Forze dell’Ordine per indagare su questo grave fenomeno e proporre strumenti ed azioni in grado di aggredirlo e debellarlo.
Il fenomeno della creolina nelle scuole, oltre ai danni materiali, lede il diritto allo studio a tutti coloro che vogliono frequentare regolarmente le lezioni. Un diritto fondamentale e universale previsto dalla Carta Costituzionale della Repubblica italiana che lo Stato dovrà garantire.
La FLC, in questo caso, è impegnata a fianco dei genitori, degli studenti che si vedono leso il diritto allo studio, dell’Amministrazione Scolastica, delle scuole e delle Forze dell’Ordine per porre fine all’uso della creolina e degli atti vandalici nelle scuole.
Chiede, inoltre, anche alla politica, al Governo regionale e agli Enti locali di prendere in considerazione il grave fenomeno della creolina, del disagio dei giovani, dell’edilizia scolastica e delle politiche per il diritto allo studio, allo scopo di salvaguardare e sviluppare il sistema dell’istruzione calabrese per avere una scuola laica e inclusiva socialmente, in grado di creare un’offerta formativa di qualità ed essere costruttore di legalità.
Catanzaro, 6 dicembre 2007
Il segretario generale della FLC CGIL Calabria
Nino Zumbo