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Fondo Sociale Europeo: la FLC Calabria chiede maggiori investimenti sul Capitale Umano

Comunicato stampa della FLC CGIL Calabria sulla necessità di investire sulla conoscenza con la nuova programmazione 2007/2013 del Fondo Sociale Europeo.

01/08/2007
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COMUNICATO STAMPA FLC CGIL CALABRIA

Investire prioritariamente sul Capitale Umano con la nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per superare i ritardi strutturali della Calabria e creare sviluppo economico e sociale e nuova e stabile occupazione.

La FLC CGIL ritiene che per contribuire al superamento dei ritardi strutturali sociali, civili, democratici ed economici della Calabria, è fondamentale investire in modo consistente e prioritario sul Capitale Umano, soprattutto sui giovani e sui ceti meno abbienti.

E' di questo la Giunta regionale deve tenere conto con la nuova programmazione 2007-2013 per dare risposte concrete e credibili alla pressante e forte domanda di lavoro, rappresentata, ancora una volta, in modo forte con lo sciopero regionale generale del 19 giugno u.s. che ha registrato una straordinaria presenza di lavoratori precari e di disoccupati. Inoltre, dovrà tenere conto dell'esigenza e della domanda di qualificare adeguatamente l'offerta formativa degli istituti di Formazione Professionale, delle Università Calabresi, in particolare del sistema dell'Istruzione. Quest'ultimo recentemente ha segnato dei limiti nella selezione degli studenti attraverso i test per l'accesso alle università rispetto agli studenti del nord del Paese che si erano diplomati con punteggi più bassi.

Perciò, con la nuova programmazione è necessario un impegno straordinario, soprattutto qualificato, primo fra tutti della Giunta regionale ma anche dagli altri Enti Locali (Province e Comuni) nonché di tutte le istituzioni e degli organismi di governo e di presidio dell'Amministrazione scolastica e del mercato del lavoro calabrese.

Per dare una vera speranza e offrire nuove opportunità ai giovani e meno giovani disoccupati e precari calabresi. Questa volta, non può fallire l'obiettivo di potenziare e qualificare il sistema della Conoscenza( Istruzione, Università, Formazione Professionale e Ricerca). Ancora, di aumentare considerevolmente l'occupazione per avvicinarla ai livelli nazionali, intervenendo efficacemente per ridurre decisamente la disoccupazione di lunga durata e il lavoro irregolare che in Calabria presentano livelli elevatissimi..

Lasituazione sociale calabrese è, infatti,esplosiva( bassi livelli di legalità, inadeguatezza dei servizi per l'infanzia e per le categorie svantaggiate) e non permette alcun ritardo o distrazioni né istituzionali né individuali. Inoltre, in Calabria, il fragile e polverizzato sistema produttivo dimostra una bassa propensione alla ricerca e all'innovazione, fattori necessari per lo sviluppo, il benessere sociale ela competitività, nel mondo globalizzato.

La FLC ritiene che, a fronte di tutte queste negatività, la leva su cui fare forza è la qualificazione del capitale umano perché, in Calabria, si registrano buoni livelli di scolarizzazione con un'alta percentuale di diplomati e di laureati. Pur tuttavia a livelli di istruzione più elevati non corrisponde una maggiore occupazione.

E' questo uno dei nodi rilevanti sul quale la Giunta regionale non può esimersi di affrontare attraverso interventi sul sistema produttivo che dovrà essere potenziato, qualificato e innovato in tutti i comparti dell'economia calabrese, in particolare in quelli innovativi, impedendo speculazioni e spreco di denaro pubblico. Ma è maggiormente importante intervenire sul rafforzamento delle infrastrutture immateriali,in particolare sulla qualificazione del Capitale Umano oggi impiegato nel sistema produttivo e nei servizi calabresi. Occorre, soprattutto, investire sulle nuove generazioni a partire dalla scuola dell'infanzia, per poi interessare tutto il sistema dell'istruzione e delle università Calabresi.A tutti gli studenti deve essere garantito il diritto universale all'apprendimento, previsto dalla Costituzione Italiana,al di la delle condizioni sociali e fisici dei singoli e al di la dei luoghi in cui si nasce.

La Regione Calabria, congiuntamente allo Stato centrale, deve mantenere questa scelta di fondo di alto valore civile e concretizzarla attraverso politiche di merito che si trovano già all'interno del Fondo Sociale Europeo (FSE) per la programmazione 2007-2013 e con comportamenti coerenti nelle scelte che interessano la pesatura delle risorse da destinare, la capacità e la professionalità dei dirigenti che dovranno attuare il nuovo programma, la trasparenza e il monitoraggio per evitare illegalità e ritardi. Occorre mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti per evitare i ritardi nella spesa, le incongruenze e le illegalità prodotti nell'attuazione del Fondo Sociale Europeo 2000-2006. che, purtroppo, non ha avuto alcun effetto positivo sulla qualità della vita dei cittadini Calabresi e in particolare sui disoccupati e i precari.

La nuova programmazione prevista dal FESR dovrà migliorare la qualità e l'attrattività dell'Istruzione attraverso il potenziamento, l'adeguamento dell'edilizia scolastica, eliminando le barriere architettoniche per favorire l'accesso e la didattica agli alunni diversamente abili, la sicurezza degli edifici, il potenziamento delle palestre e l'ammodernamento dei laboratori.Mentre attraverso il Fondo Sociale Europeo occorre migliorare l'attrattività e la qualità dell'Istruzione e della Formazione anche attraverso l'aggiornamento e la qualificazione degli operatori (Personale Tecnico Amministrativo, Docenti, Formatori, e personale degli Istituti della Formazione Professionale.). L'obiettivo deve essere il superamento delle carenze del sistema scolastico regionale e formativo per rafforzare le competenze di base e migliorare il livello delle conoscenze.

E' importante l'attuazione delle strategiche decise nel programma per rispondere alle nuove scelte fatte dal Governo Prodi, con l'ultima finanziaria, in merito alla formazione permanente lungo l'intero arco della vita con priorità agli adulti con bassa qualificazione, il sostegno all'assolvimento dell'obbligo scolastico sino a 16 anni e alla riduzione dei tassi di abbandono scolastico.

Per realizzare nuova e stabile occupazione è altrettanto fondamentale che la nuova programmazione punti all'integrazione dei sistemi di istruzione, dell'Università, della Formazione professionale e del lavoro, al fine di offrire le giuste informazioni per l' orientamento degli studenti agli indirizzi universitarie per rispondere alle esigenze professionali del sistema produttivo e dei servizi calabresi.

Infine, è di rilevanza straordinaria la scelta del nuovo Programma FSE di attuare la strategia attraverso il Piano Regionale per le Risorse Umane teso a superare le criticità e i limiti del sistema dell'Istruzione, dell'Università e della Formazione Professionale e migliorarne la qualità, tenendo conto del Piano Regionale per la Competitività del sistema produttivo Calabrese e del Piano Regionale per il Lavoro e l'Occupazione. Piani che dovranno essere elaborati, in stretto rapporto con il partenariato sociale e economico, con il sindacato confederale, ed in tempi ravvicinati, non appena sarà approvato e negoziato il programma FSE con la Commissione Europea.

Catanzaro 31 luglio 2007

Il Segretario Generale della FLC CGIL Calabria
Nino Zumbo

Tag: fse/fesr