Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Calabria » Università della Calabria: tra riforma Gelmini e spending review, quale futuro?

Università della Calabria: tra riforma Gelmini e spending review, quale futuro?

Tutte le sigle sindacali provinciali presenti nell'ateneo calabrese (UNICAL) hanno sottoscritto un documento a seguito di una assemblea con il personale tecnico-amministrativo, docenti e studenti.

17/07/2012
Decrease text size Increase  text size

FLC CGIL - UIL RUA - CISL - CISAL - USB - SNALS
Cosenza

Comunicato

Si è tenuta oggi 16 luglio 2012, presso l’Aula Magna, l’assemblea generale di Ateneo, indetta dalle Organizzazione Sindacali dell’Unical: FLC CGIL - UIL RUA - CISL - CISAL - USB - SNALS, per discutere il futuro dell’Università della Calabria alla luce della riforma Gelmini; del DL 95/2012; del parere espresso dal Senato Accademico in merito all’esternalizzazione dei servizi ed all’impoverimento dei servizi residenziali e della precarietà del personale tecnico amministrativo afferente a detto Centro.

Le Organizzazioni Sindacali esprimono forte disappunto in merito a quanto citato, perché tali provvedimenti sono stati sempre assunti dall’Amministrazione senza alcun coinvolgimento delle stesse e di tutte le componenti dell’Ateneo.

Forte preoccupazione è quella relativa allo studio sulla riorganizzazione delle nuove strutture dipartimentali che, secondo quanto riferito dal Direttore Generale, prevede la definizione dei criteri riguardanti le assegnazioni del personale alle quattro macro strutture: Amministrazione, Dipartimenti, Centro Residenziale e Biblioteche. Da tale studio non risulterebbero scostamenti, rispetto alla situazione attuale, in termini numerici, di attribuzione di personale alle singole macro strutture, per cui “basterebbe” solo il restyling di quella dipartimentale.

Inoltre, secondo quanto più volte dichiarato, la gestione diretta dei servizi residenziali sarebbe in forte perdita mentre, se si passasse alla gestione indiretta, i benefici sul bilancio sarebbero indiscutibili. Le contestazioni, a tal proposito, sarebbero tante. La più evidente è quella di dichiarare apertamente l'incapacità di gestire questi servizi. Tenere sotto controllo i conti, partendo dalla condizione di vantaggio di non avere spese di canoni di locazione e di non avere costi per il personale, visto che la tenuta occupazionale non è in discussione, sarebbe così difficile? Perché sarebbe più facile per un privato che dovrebbe sostenere invece questi costi aggiuntivi?

Si chiedono, le Organizzazioni Sindacali, perché disperdere le tante professionalità che oggi gestiscono i servizi residenziali? Perché gli utili del privato non potrebbero diventare ulteriori risorse per borse di studio, attraverso la gestione diretta dei servizi suddetti?

Le Organizzazioni Sindacali ritengono che, in un contesto di difficoltà economico-sociali in cui si paventano tagli nella pubblica amministrazione e processi di mobilità, sia indispensabile garantire la tenuta occupazionale, controllando tutti i processi che riguardano la migliore gestione dell’organizzazione del lavoro, ivi compresa la rivendicazione delle proprie competenze.

Le Organizzazioni Sindacali esprimono forti perplessità sui contenuti del DL. 95/2012 (spending review), che prevede, nella sostanza, la liberalizzazione della tassazione universitaria. La norma citata, infatti, colpisce duramente gli studenti consentendo agli Atenei di innalzare le tasse universitarie sopra gli attuali vincoli. È indegna, inoltre, la parte che riguarda la ricerca e l’Università Pubblica con il blocco delle assunzioni e il taglio dei fondi ordinari per la ricerca.

Alla luce di quanto esposto, le scriventi ritengono che il processo di cambiamento debba dare rilevanza al dialogo sociale, per poter fare scelte organiche che siano responsabili e condivise, al fine di portare al centro dell’attenzione la figura e la peculiarità dello studente.

Sono più che mai convinti che questa Università abbia bisogno di riforme incisive che possano darle una marcia in più, a patto che ci sia piena concordanza sugli obiettivi da raggiungere e i vincoli da rispettare.

In merito alla richiesta, avanzata in Senato Accademico, sulla necessità di indizione delle nuove elezioni del Rettore, le Organizzazioni Sindacali, avendo già anticipatamente individuato come necessità prioritaria un ricambio del vertice dell’Ateneo, accolgono favorevolmente tale prospettiva.

Alla luce di quanto espresso dall’assemblea, le Organizzazioni Sindacali chiedono al Rettore che si faccia carico di quanto segue:

  • che si riveda, assieme alle Organizzazioni Sindacali, il piano organizzativo prospettato dal Direttore Generale;
  • che si torni indietro sull’esternalizzazione dei servizi;
  • che si faccia una valutazione delle effettive esigenze residenziali e che, quindi, l’offerta sia pari alla richiesta;
  • che non si proceda a conferire incarichi e consulenze, mortificando, di fatto, le professionalità interne;
  • che si proceda alla stabilizzazione del personale precario;
  • che si faccia chiarezza sui consorzi, sugli spazi e sugli affitti;
  • che si dia nuova linfa al Centro Residenziale;
  • che sia avviata al più presto una rivisitazione dello statuto per quanto attiene la composizione e l’eleggibilità del Consiglio di Ammini­strazione.

Ai candidati a Rettore, le Organizzazioni Sindacali, che sottoscrivono il presente documento, chiedono spazi di confronto, di democrazia, di trasparenza, di considerazione di tutte le componenti dell’Ateneo.

F.to Le Organizzazioni Sindacali