Conservatorio di Benevento: lo straordinario si paga!
La Dirigenza del Conservatorio tenta di escludere la FLC dalla contrattazione per evitare che ci sia chi tutela i diritti dei coadiutori.
Il Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento ha convocato il tavolo sindacale per il giorno 19 ottobre 2015 sulla seguente questione:
“riorganizzazione temporanea orario di lavoro coadiutori”.
Che la convocazione, invitata anche alla Organizzazione Sindacale ABC, non poteva essere estesa anche a soggetti sindacali che, non avendo sottoscritto il Contrato Collettivo Nazionale di Lavoro dell’AFAM, non avevano titolo ad esserci è stato segnalato al Direttore del Conservatorio. Al tavolo del 19 non solo il rappresentante di ABC era presente, ma questa presenza è stata ampiamente giustificata dal Presidente e dal Direttore del Conservatorio “N. Sala” che hanno invocato ragioni di democrazia, che avrebbero indotto i vertici del Conservatorio ad estendere la composizione del tavolo contrattuale.
La democrazia si realizza rispettando le regole.
Nelle loro stanze Presidente e Direttore invitano chi vogliono e lì discutono di quello che vogliono, ma chi ha titolo ha essere invitato al tavolo della contrattazione lo stabilisce il Contratto Nazionale che prevede: Le delegazioni trattanti sono costituite a livello di Istituzione di alta cultura per le organizzazioni sindacali dalle RSU e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del presente CCNL.
Sulla questione “della riorganizzazione temporanea orario di lavoro dei coadiutori” i Vertici del Conservatorio hanno informato sulle ragioni per cui dovrebbero essere organizzati dei turni che prevedranno un’ora in più a settimana per i coadiutori (se abbiamo capito bene, perché non c’è stata presentata una proposta scritta).
Detto questo le Organizzazioni Sindacali sono state invitate ad abbandonare il tavolo con l’obiettivo, per Direttore e Presidente, di continuare la contrattazione vera e propria con le RSU.
Abbiamo ribadito che i titolari della contrattazione sono le RSU e le OO.SS. firmatarie del contratto. Quello che si era già concordato in incontri precedenti direttamente con i lavoratori, e che si voleva consacrare al tavolo, era che le ore prestate in più sarebbero state recuperate col riposo compensativo da parte dei coadiutori.
Abbiamo evidenziato che il riposo compensativo, va chiesto dai lavoratori, ma solo per attività straordinarie non programmate nel caso siano esaurite le risorse economiche per pagarle e non ci sia la capienza per un’opportuna variazione di bilancio.
Non avendo iniziato la contrattazione e essendo queste le uniche attività che l’Amministrazione ritiene prioritarie per il funzionamento dell’Istituzione è il caso che si faccia un calcolo di quante ore si ha bisogno e della necessaria copertura per poterle ricompensare tutte, a meno di richieste esplicite da parte di qualche coadiutore di accesso al riposo compensativo.
Quando ci sarà il confronto sul programma didattico-artistico del Conservatorio, l’Amministrazione saprà che avrà già impegnato la somma necessaria a tenere aperto il Conservatorio per l’organizzazione temporanea orario di lavoro dei coadiutori.