Dimensionamento scolastico: Benevento, facciamo il punto della situazione
Per la FLC CGIL provinciale: “cronaca di una morte annunciata o più realisti del re?”.
A cura della FLC CGIL Benevento
L’incontro alla Rocca per il dimensionamento della rete scolastica della provincia di Benevento si è risolto come annunciato da alcuni quotidiani già qualche giorno fa.
A nulla è valsa l’introduzione del Presidente che ha voluto prendere le distanze dall’annuncio del dimensionamento già realizzato perché quando si è entrati nel merito della questione solo una la proposta da lui sostenuta.
La FLC con la UIL hanno indetto assemblee in tutte le scuole della provincia di Benevento per illustrare le ragioni dello sciopero del 12 dicembre e stanno sostenendo che una delle ragioni di questo sciopero è proprio l’assenza di un confronto alla pari sulle politiche per l’istruzione nel nostro paese che, invece, vengono assunte proprio con annunci immaginifici del governo. Il tavolo del dimensionamento della rete scolastica che da cinque anni stiamo praticando insieme non si è mai manifestato con queste fughe in avanti anche se oggi il Presidente ci rassicura che si tratta solo di “intuizioni” giornalistiche.
Nella riunione regionale sul dimensionamento tenutasi il 12 novembre l’Assessore regionale Miraglia nelle premesse ha sostenuto che
- non c'è tempo per stendere linee guida, quindi si seguiranno quelle dell'anno precedete;
- entro il 30 novembre dovranno pervenire le proposte da parte dei comuni e delle province;
- la conferenza stato regioni non ha prodotto intese che sarebbero state necessarie per avere numero di orientamento per il dimensionamento, né il ministero ha rivisto i numeri (400 - 600 alunni) per l’assegnazione della dirigenza;
- i tempi sono stretti perché entro il 5 dicembre si dovrà deliberare a livello regionale;
- bisogna evitare il proliferare di nuovi indirizzi visti i danni già prodotti negli anni precedenti;
- le autonomie sono al momento 1028 a fronte dell'obiettivo di 1026; per il prossimo anno dunque non ci saranno dimensionamenti, salvo per aggiustare qualcosa.
La FLC ha poi riportato i dati regionali riguardanti le scuole sottodimensionate:
AV 14, BN 2, CE 9, NA 17 SA 16.
Le dichiarazione della Miraglia e la lettura di questi dati ci confermano che la Provincia di Benevento ha già dato.
La proposta che le Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo formulano è che non si intervenga per recuperare queste ultime due scuole sottodimensionate, esaminati i numeri delle altre province che dovrebbero avere meno difficoltà di Benevento nell’assicurare scuole dimensionate, e visto che questo sacrificio non è neanche richiesto dall’Assessore Miraglia, che ha da sempre riconosciuto il lavoro serio svolto in Provincia di Benevento sul dimensionamento.
Proponiamo di lavorare in sinergia chiedendo che la Conferenza Stato-Regioni stabilisca quanto sostenuto da sempre in quel tavolo, e cioè l’attribuzione di un numero di autonomie con Dirigente proporzionale alla media del numero di alunni della provincia di Benevento, in maniera da scongiurare il fenomeno che stiamo vivendo ogni anno: con pochi alunni in meno si perde la dirigenza anche in corrispondenza di una media provinciale di alunni che potrebbe garantire quel numero di dirigenze (scuole con 599 alunni sarebbero compensate con scuole con 1200 alunni); questo garantirebbe una stabilità delle istituzioni scolastiche che in presenza di difficoltà orografiche di servizi (viabilità e trasporti) andrebbe garantita per realizzare non solo una buona scuola, ma una scuola giusta, cioè quella che tutela i più deboli, i più svantaggiati.
Il prestigioso Istituto “Virgilio” di San Giorgio del Sannio, a cui mancano pochi numeri per riconquistare la dirigenza, potrebbe beneficiare di questa proposta e, nelle more, trovare rimedi al calo improvviso di alunni (-70 alunni nel 2014-15) con l’istituzione di nuovi indirizzi (è stato chiesto il Liceo Musicale), e rafforzando quelli esistenti.
Tutte le organizzazioni sindacali presenti in merito all’istituzione dei Centri Permanenti Istruzione Adulti (CPIA) stigmatizzano la negatività della proposta regionale che, ancora una volta utilizzando criteri prettamente numerici, attribuisce:
- 3. CPIA Napoli (NA ovest 1528 iscritti, NA Centro 1507 iscritti, NA est 1856 iscritti)
- 2 CPIA Caserta (zona Aversana 675 iscritti, zona Caserta Nord 750 iscritti)
- 1 CPIA Salerno
- 1 CPIA interprovinciale Avellino Benevento.
Per queste ragioni chiedono a tutto il tavolo di sostenere la necessità che sia attribuito almeno un CPIA per ogni provincia, non essendo pensabile che una sola istituzione interprovinciale possa garantire la formazione per gli adulti in un territorio che va da Senerchia, a San Bartolomeo in Galdo, da Solofra a Sant’Agata de’ Goti.
Per quanto sin qui esposto la FLC CGIL ha dichiarato la sua contrarietà alla proposta del Presidente di accorpamento dell’IIS “Virgilio” di San Giorgio del Sannio. Questa proposta non è necessaria e non è richiesta dalla Regione; a tal proposito ricorda che le autonomie scolastiche in provincia di Benevento sono passate dalle 77 del 2008 alle 53 del 2014, con una riduzione che supera il 30%, per cui non si comprendono le ragioni per cui si vuole continuare a essere i primi della classe … in negativo. La FLC fa presente, inoltre, che nel rispetto delle linee guida vigenti l’attribuzione della Dirigenza sarebbe a beneficio dell’Artistico in quanto scuola del Comune di Benevento con la popolazione residente più numerosa di quella di San Giorgio del Sannio.
In merito alla proposta della dott.ssa Miraglia, che vorrebbe conservare l’autonomia del Convitto “Giannone”, pur valutandone positivamente la finalità (conservazione di una scuola di qualità, apprezzata da tanti genitori) fa presente che il i numeri degli allievi (una classe con 19 alunni) non giustificherebbero il numero dei dipendenti dell’Istituzione e le loro tante professionalità (cuoco, infermiere, magazziniere, educatore, oltre a tanti collaboratori scolastici e assistenti amministrativi) che resterebbero mortificate se non utilizzate per un numero significativo di alunni. Queste le ragioni che portano a ribadire che è un errore la scelta dell’accorpamento Virgilio-Artistico, e che rafforzano l’idea che non basta la “liberalità” con cui il Presidente Ricci ha affidato al tavolo la possibilità di scegliere per il Convitto una qualunque soluzione, una volta garantito il matrimonio Virgilio-Artistico.
In merito agli indirizzi richiesti dagli Istituti Superiore la FLC non accetta quello che sembra più un mercato del bestiame che nulla ha a che fare con le analisi ponderate su cui si dovrebbero basare le scelte che potranno determinare la qualità dell’istruzione nel Sannio, ma, in qualche caso, anche determinare la sopravvivenza stessa di una scuola. Non c‘è la possibilità di verificare le ragioni delle richieste delle Istituzioni scolastiche (delibere dei Collegi e dei Consigli d’Istituto).
Inoltre, la tabella fornita dalla provincia solo all’inizio della riunione sulle richieste delle Istituzioni scolastiche è spesso imprecisa e/o lacunosa. Ad esempio si riporta la richiesta del Liceo Classico “Giannone” dell’Istituzione dell’Indirizzo internazionale e non la richiesta di “annessione” del Liceo Artistico riportata nella delibera del collegio dei docenti; non sono riportate le richieste dell’Istituto Superiore “Carafa-Giustiniani” di Cerreto Sannita di istituzione di un Liceo musicale e di un serale.
Queste le ragioni per cui la FLC si dissocia dalla modalità con cui si chiede solo di esprimere un SI o un NO sulle richieste delle scuole, chiedendo tempi distesi che possano andare anche oltre il 30 novembre termine stabilito dalla regione per deliberare.
Proprio in merito ai tempi la FLC fa presente che le OO.SS. già la sera dell’incontro del 12 regionale tenuto a Napoli, e a cui non ha partecipato la Provincia di Benevento, ha inviato la richiesta d’incontro indirizzata al Presidente della Provincia. Non si comprendono le ragioni per cui la convocazione sia stata fatta a distanza di 14 giorni, sia stata fatta per le 11.00 e l’incontro sia iniziato solo alle 12.15, e adesso si chiedono pronunciamenti senza poter garantire alcun approfondimento su materie tanto delicate per il futuro dell’Istruzione sannita.
Senz’altro ne è uscita sconfitta la scuola sannita.