Proroga dei contratti per i precari dell’Università del Sannio
La soddisfazione della FLC CGIL di Benevento.
A cura della FLC CGIL di Benevento
Un’intensa e affollata assemblea, a cui ha partecipato il personale di ruolo e a tempo determinato, per discutere sull’intesa raggiunta tra Rettore dell’Università del Sannio e Rappresentanze sindacali, per realizzare le proroghe dei contratti a tempo determinato del personale tecnico amministrativo che ha già raggiunto i 36 mesi e che lavora in maniera strutturale all'interno dell'Ateneo.
La grossa difficoltà di bilancio (spese superiori all’entrate per 2 milioni di euro), che la FLC responsabilmente aveva evidenziato in perfetta solitudine negli anni precedenti, avevano portato l’Amministrazione ad assumere un atteggiamento, all’inizio, assai prudente circa le proroghe.
Pur rendendosi conto che i 42 precari in servizio coprono ruoli e funzioni difficilmente sostituibili in tempi brevissimi, e senza una seria e approfondita riorganizzazione degli organici, i vertici dell’Ateneo sannita non volevano impegnare risorse di cui non si aveva certezza, sia per le difficoltà interne, sia per le incertezze sul finanziamento governativo, di cui non si percepisce un’inversione di tendenza ai tagli che finora l’hanno fatta da padrone.
Questa posizione iniziale dell’Amministrazione è cambiato innanzitutto grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari, con il contributo della FLC CGIL, della Cisl Università, dalla Uil Rua, e dalla RSU di Ateneo, che hanno insistito per la convocazione di uno specifico tavolo tecnico. È stato un confronto serrato, costruttivo e corretto per trovare una soluzione condivisa.
Rinnovo dei contratti in scadenza fino al 30 giugno 2015 con un impegno orario al 66%
(24 ore), nelle more di un rivisitazione della dotazione organica per definire il fabbisogno e bandire i concorsi per il reclutamento di personale, sempre a tempo determinato in cui tra i titoli valutabili sia considerata la “effettiva esperienza lavorativa maturata dai candidati presso la Università degli studi del Sannio”.
Purtroppo un bassissimo valore dell’indicatore “punti organici”, e il turn over al 50% che determinano la possibilità di assunzione a tempo indeterminato, non fa ben sperare per una possibile stabilizzazione di questi lavoratori. Se non cambiano queste restrizioni governative, accompagnate da un’inversione del sottofinanziamento degli Atenei, soprattutto dell’Università del Sannio, che sconta il più basso costo per studente rispetto a tutti gli altri Atenei italiani, sarà a rischio l’intero sistema dell’Università Statale della Costituzione.
Con una sola astensione l’assemblea ha accolto favorevolmente l’intesa, e in una forma non usuale i precari hanno ringraziato tutte le Rappresentanze sindacali per il buon lavoro svolto.
Resta aperto il problema di 7 lavoratori a tempo determinato il cui contratto era precedentemente scaduto e che in questi giorni avranno anche la scadenza dell’indennità di disoccupazione.
Rispetto a questi lavoratori la passata Amministrazione aveva rifiutato il confronto con le Rappresentanze sindacali sulla possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato. Oggi la loro situazione non prevede dal punto di vista normativo la possibilità di rinnovo, ma l’intero tavolo, con l’impegno diretto del Rettore de Rossi, ha assunto l’impegno di studiare le opportune forme alternative per non perdere queste professionalità già formate e a conoscenza dei modi e delle forme di contributo da poter dare all’Ateneo sannita.
Infine, la nostra soddisfazione deriva dal fatto che Benevento è uno dei primi tra i piccoli Atenei a percorrere questa strada, in una situazione finanziaria e legislativa non certo favorevole.