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Dirigenti scolastici: Campania, l'Ufficio Scolastico Regionale cambia le carte in tavola

Una nuova tempistica fissa le nomine dei vincitori di concorso a partire dal primo settembre 2015, condannando le scuole interessate a restare con un dirigente reggente fino alla fine delle lezioni.

19/11/2014
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A cura della FLC CGIL Campania

Nonostante le ripetute assicurazioni sull'imminente nomina dei dirigenti scolastici vincitori di concorso, la dirigente dell'Usr Campania cambia le carte in tavola.
Dopo aver garantito che sarebbero stati presto nominati i dirigenti scolastici mancanti in oltre cento scuole della Campania, la dott.ssa Franzese comunica adesso una nuova tempistica che di fatto blocca tutto per un altro anno, condannando queste scuole a restare con un dirigente reggente fino alla fine delle lezioni.

Viene da chiedersi perché l'amministrazione scolastica campana non è capace di garantire nemmeno una procedura concorsuale completata da anni nel resto d'Italia! Ce lo chiediamo con rabbia, dopo aver toccato con mano l'inaudita mancanza di trasparenza con la quale (non) procedono i lavori della commissione.
Di fatto non si sa a che punto siano i commissari, mentre ci è stato riferito dall'amministrazione che l' Avvocatura di Stato avrebbe consigliato la nomina di un'altra commissione di verifica dei lavori della commissione valutatrice, istituendo una paradossale procedura di valutazione dei valutatori. Il tutto, per di più in gran segreto, senza che nessuno abbia finora potuto prendere visione del decreto di nomina.

Intanto il direttore generale smentisce se stesso e, dopo il trionfale proclama televisivo di settembre, con il quale annunciava l'imminente conclusione delle operazioni, ora ammette candidamente che la graduatoria sarà pubblicata secondo i termini perentori delle ordinanze del TAR e le nomine si faranno dal primo settembre 2015.
Intanto in questi giorni, in altre regioni, vengono nominati sette nuovi dirigenti mentre lo scorso anno scolastico sono stati assunti a ottobre quarantatre dirigenti in Abruzzo e a giugno trecentocinquanta in Lombardia.
Siamo dunque condannati in Campania ad essere ostaggio di una burocrazia che continua a non farsi carico delle proprie responsabilità?

La FLC CGIL non ci sta e per questo chiederà conto dell'operato dell'USR Campania in tutte le sedi competenti.