Dirigenti scolastici: FLC CGIL Campania “l’Amministrazione brandisce la clava della valutazione e mette le mani nei portafogli dei lavoratori”
Mentre si tagliano le retribuzioni, aumentano gli oneri burocratici e le responsabilità per i dirigenti.
In un documento la FLC CGIL Campania conferma la netta contrarietà alla valutazione dei dirigenti scolastici prevista dalla legge 107/15 e dal decreto ministeriale 36/16. “Il modello imposto dall’Amministrazione - si legge nel documento - è burocratico e riserva ampi spazi alla discrezionalità del Direttore Regionale”. Nel documento si sottolinea anche che in Campania, la situazione è ulteriormente aggravata dalla “inefficienza dell’Ufficio Scolastico Regionale”.
A destare preoccupazione, inoltre, è l’“aggravamento degli oneri burocratici e delle responsabilità dei dirigenti scolastici e un ulteriore taglio alla loro retribuzione, per la riduzione del FUN e le insufficienti risorse per il rinnovo contrattuale”.
Per questi motivi si ritiene “necessaria una chiara e netta inversione di tendenza, a partire dalla sospensione del processo di valutazione dei dirigenti scolastici, riattivando un franco, aperto ed esaustivo confronto sindacale”.