CNR, il personale torna a discutere del DL 112: a rischio le prospettive di sviluppo dell'ente e della ricerca pubblica
Resoconto unitario dell'assemblea unitaria del 31 luglio 2008.
Nel corso di un'affollata assemblea unitaria tenuta presso la sede centrale viene confermata la lettura assolutamente negativa della manovra governativa, sia per quel che riguarda l'attacco generale ai diritti del lavoro sia per gli effetti sugli enti di ricerca.
Di seguito il resoconto unitario dell'iniziativa
Roma, 4 agosto 2008
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Cnr, il personale ritorna a discutere del DL 112:
a rischio le prospettive di sviluppo dell'ente e della ricerca pubblica
Dopo l'assemblea generale degli enti di ricerca del Lazio del 23 luglio u.s., il 31 luglio i ricercatori, tecnologi e personale tecnico e amministrativo hanno partecipato all'assemblea convocata da FLC Cgil, FIR Cisl e Uil PA-UR.
L'iniziativa era stata convocata in concomitanza con l'annunciata presenza del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, On. Mariastella Gelmini, presenza cancellata il giorno precedente a causa di sopravvenuti altri impegni del Ministro (almeno questa è la versione ufficiale).
Nel corso dell'assemblea sono stati toccati i punti salienti della manovra, evidenziando come essi siano da leggere da due punti di vista tra loro complementari.
Da un lato, il mondo del lavoro, e in particolare quello pubblico, si trova di fronte ad un clima di attacco ai diritti che punta a riportare il Paese indietro di decenni. A riguardo, la risposta del sindacato deve avvenire in piena sintonia con le altre categorie del pubblico impiego e le Confederazioni.
D'altro canto, l'attacco alle prospettive di sviluppo del sistema pubblico di ricerca avviene con modalità più sottili, da contrastare con iniziative in grado di restituire una corretta e piena visibilità alle tematiche specifiche degli enti di ricerca. A riguardo, vari interventi hanno posto l'accento sull'evidente contraddizione tra i provvedimenti dell'esecutivo e le dichiarazioni più volte rese dal Ministro Gelmini. Occorre quindi rivendicare il ritiro delle misure più deleterie già nella prossima Finanziaria.
L'assemblea ha quindi formato un corteo interno, abbastanza rumoroso, una cui ampia delegazione è stata ricevuta dal Presidente e dal Direttore generale. Nel corso dell'incontro sono stati riassunti i punti salienti della discussione svolta, chiarendo che la protesta sindacale tocca anche tematiche di evidente interesse del principale ente del comparto e dell'intero settore. Al Presidente è in particolare stato chiesto di farsi parte attiva nel rivendicare, nelle sedi proprie e nella distinzione dei ruoli sindacale e istituzionale, adeguate e tempestive correzioni dei provvedimenti varati dal Governo. Da parte sua, il Presidente ha dichiarato la propria disponibilità a sensibilizzare, nel rispetto della funzione istituzionale, il mondo della politica sulle tematiche relative agli enti di ricerca, nell'interesse generale del Paese.
FLC Cgil, FIR Cisl e Uil PA-UR hanno infine sollecitato l'ente a porre in essere tutte le azioni possibili per pervenire ad una compiuta applicazione del Ccnl, a partire dalle politiche di reclutamento, dalle opportunità di progressione di carriera per ricercatori e tecnologi e personale tecnico e amministrativo e dall'adeguamento delle risorse da destinare al finanziamento del fondo per i beneficiassistenziali e sociali, congelate da oltre un decennio. Presidente e Direttore generale hanno comunicato l'imminente pubblicazione delle graduatorie definitive degli stabilizzandi. Il Presidente ha inoltre dichiarato la propria disponibilità a proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali, sì da pervenire in tempi congrui alla definizione delle risorse da destinare al finanziamento dei vari istituti contrattuali.
Roma, 1° agosto 2008
FLC Cgil |
FIR Cisl |
Uil PA-UR |