Buoni pasto in Lavoro Agile Emergenziale: conquistati per tutti i lavoratori e lavoratrici TA e Cel dell'Ateneo di Bologna
L'Ateneo riconoscerà a decorrere dal primo giorno di “lavoro agile emergenziale” o “lavoro da casa emergenziale” e fino a quando tali modalità lavorative risulteranno necessarie in Ateneo, il buono pasto.
A cura della FLC CGIL Bologna
Con la firma definitiva posta il 2 luglio 2020 sull'accordo che prevede il riconoscimento del diritto alla percezione del buono pasto al personale contrattualizzato che presta e ha prestato servizio in “lavoro agile emergenziale” e in “lavoro da casa emergenziale”, abbiamo salvaguardato una importante integrazione al reddito di tutti i lavoratori e le lavorarici TA e Cel dell'Ateneo bolognese.
Fin dall'inizio dell'insorgere di questa emergenza sanitaria che ha interessato il nostro Paese, costringendo tutti a restare in casa ma, al contempo a lavorare, la FLC CGIL ha sempre chiesto ed ottenuto tavoli di confronto con l'Amministrazione dove sono stati posti tutti i temi che i lavoratori e le lavoratrici ci hanno sempre puntualmente posto.
Così è stato per il buono pasto e, dopo mesi di confronto serrato, con questo accordo l'Ateneo riconoscerà a decorrere dal primo giorno di “lavoro agile emergenziale” o “lavoro da casa emergenziale” e fino a quando tali modalità lavorative risulteranno necessarie in Ateneo, il buono pasto.
Un lavoro che i lavoratori e le lavoratrici ci hanno riconosciuto partecipando veramente numerosi alle varie assemblee, dove ci hanno espresso il consenso, sostenendoci nella firma dell'accordo.