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I perchè della contestazione al ministro Giannini a Ferrara

Comunicato unitario di sindacati e studenti.

18/09/2015
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COMUNICATO STAMPA

I sindacati, i movimenti, le associazioni, che hanno indetto insieme tutte le manifestazioni pubbliche contro la riforma della scuola, hanno partecipato all'incontro con il ministro Giannini organizzato all'interno della festa dell'Unità del Partito Democratico dal tema “la Scuola in festa”, con l'intenzione di poter intervenire per rappresentare le criticità della legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola.”

Questo, nostro malgrado, non è stato possibile.

E' stato detto che la democrazia era venuta meno, ma noi chiediamo:

  • E' democratico da parte del governo aver violato la sovranità popolare procedendo d'imperio attraverso una proposta di legge blindata, ponendo il voto di fiducia ed utilizzando lo strumento delle deleghe in bianco?
  • E' democratico impedire il dibattito e il libero confronto su una legge da cui dipenderà il futuro del Paese come è avvenuto nell'ultimo anno?
  • E' democratico ignorare le richieste di ascolto di chi nella scuola opera e vive quotidianamente?
  • E' democratico strutturare la scuola in modo conflittuale e competitivo creando così istituti di serie A e serie B?
  • E' democratico aver eluso le richieste di dialogo e concertazione provenienti dalle Organizzazioni Sindacali e aver ignorato il più grande sciopero della storia della scuola come quello del 5 maggio 2015?

A questo punto, pur essendo rammaricati per il mancato confronto, dobbiamo però dedurre che la rabbia e la delusione espressa attraverso le grida, erano la voce dolorosa di una democrazia violata da mesi di non ascolto e mancato dialogo.