La “pedagogia del NO” a Modena
Le ragioni della nostra contrarietà alla riforma costituzionale in una iniziativa promossa dalla FLC CGIL e Gilda degli insegnanti.
Il 19 novembre mattina si è tenuta a Modena una partecipata assemblea, organizzata dalla FLC CGIL e da Gilda degli insegnanti provinciali, per spiegare la riforma costituzionale e le linee di congiunzione tra questa e la cosiddetta “Buona scuola”, a cui sono stati invitati a partecipare lavoratrici e lavoratori della scuola, cittadine e cittadini in vista del voto del 4 dicembre.
Dopo l’introduzione sulle linee di congiunzione tra “Buona scuola” e riforma costituzionale, ci sono stati tre interventi programmati che hanno preceduto il dibattito.
Il dottor Marco Imperato, dell’Associazione Nazionale Magistrati, impegnato in attività di formazione nelle scuole, ha illustrato i contenuti della riforma costituzionale, mentre le ragioni del NO sono state illustrate dall’avvocato Fausto Gianelli, docente e coordinatore provinciale dei Giuristi Democratici, che si è soffermato su crisi della democrazia e riforma della Costituzione, e dalla professoressa Marina Boscaino, docente, curatrice di blog per MicroMega e Il Fatto Quotidiano sui problemi della scuola, che ha motivato perché spiega la riforma ai suoi studenti.
Hanno presieduto e moderato l’assemblea Mara Mellace, segretaria provinciale della FLC CGIL di Modena, e Robertino Capponcelli, coordinatore provinciale di Gilda degli insegnanti di Modena: “Ci sembra che la “pedagogia del capo”, la logica dell’accentramento dei poteri che caratterizza la cosiddetta “Buona scuola” distingua anche la riforma costituzionale, ne vediamo i rischi, perciò abbiamo organizzato questa assemblea”.
Qui il link alla registrazione di interventi e dibattito:
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