Notizie da Emilia-Romagna
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Gli articoli di aprile 2006
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Libertà/Piacenza: Iscrizioni, in regione per la prima volta i licei "sorpassano" gli istituti tecnici
15/04/2006 sindacati: colpa della Moratti, le famiglie sono state "orientate"
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Libertà: La scuola umiliata dalla riforma
14/04/2006 se prima dell'applicazione della Riforma Moratti eravamo un tantino perplessi sulla sua validità, oggi che cominciamo a vederne i primi effetti, ci sentiamo di affermare che così non va
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Repubblica/Bologna: Valzer al vertice della scuola la Stellacci pronta a partire
14/04/2006 Gli spostamenti sono stati decisi dalla Moratti in zona Cesarini. Ma piovono ricorsi
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In Emilia Romagna un’assemblea sindacale dei docenti fuori ruolo
13/04/2006 A Bologna si sono riuniti in assemblea i docenti inidonei all’insegnamento che vivono nell’incubo delineato da una norma iniqua e vessatoria introdotta dal Governo di centro destra nel 2003. La FLC conferma il proprio impegno, ripetutamente sostenuto, a chiedere anche al nuovo governo la soluzione del problema
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Corriere:Serve un piano educativo Le famiglie spesso assenti
11/04/2006 Come gestisce questi fenomeni? Stiamo cercando di costruire un’identità d’istituto, un piano educativo che coinvolga tutti gli adulti della scuola: preside, insegnanti, anche i bidelli.
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Resto del Carlino/Imola: Alle superiori 27 cattedre in meno
08/04/2006 Da Roma arriveranno solo otto insegnanti dei 35 richiesti. Il prossimo anno non basteranno per i 909 iscritti in più
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La Nuova Ferrara: Disabili e classi che scoppiano i problemi del prossimo anno
08/04/2006 Organici degli insegnanti, per la Cgil manca qualcosa
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Unità/Bologna: Solo 8 docenti per 900 alunni in più
07/04/2006 «Superiori allo sfascio»
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Corriere di Romagna/Ravenna: Cancellati i corsi serali, classi fino a 33 studenti
03/04/2006 Addio ai corsi serali, sovraffollamento delle classi alle stelle e integrazione degli studenti disabili a rischio
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Resto del Carlino/Imola: Troppi precari, classi scoperte
02/04/2006 Merola (Cisl) denuncia la carenza di personale: «Diversi casi pesanti sia nell’infanzia che alla primaria. E ci rimettono i ragazzi»