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Nota ministeriale e Programma annuale 2010: documento dei Dirigenti scolastici e Dsga di Piacenza

Un documento spiega gli effetti di questa nota sulla scuola pubblica statale. Un'iniziativa da seguire.

09/01/2010
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>> Le nostre proposte operative per la stesura del programma 2010 <<

Dirigenti scolastici e Dsga di Piacenza chiedono una programmazione delle risorse secondo le regole dell'autonomia e giudicano inapplicabile la nota ministeriale per alcuni aspetti di non secondaria importanza. Si privatizzano i bilanci e si mette a rischio il diritto allo studio.

Un documento spiega gli effetti di questa nota sulla scuola pubblica statale.

Roma, 9 gennaio 2009
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Il testo del documento

L'assemblea dei Dirigenti Scolastici e dei DSGA della provincia di Piacenza esprime forti perplessità in merito ai contenuti delle disposizioni ministeriali relative alla formazione del Programma Annuale 2010.

Si tratta di indicazioni ambigue, spesso in contraddizione con fonti normative gerarchicamente superiori, e di dubbia applicabilità. Le risorse stanziate sono inoltre decisamente insufficienti a garantire anche l'ordinaria attività didattica: a parte le risorse contrattuali (che non possono essere stornate a favore di altri interventi), rimangono solo briciole per la copertura delle supplenze, si ripete l'azzeramento dei fondi disponibili in sede di programmazione per il funzionamento didattico e amministrativo e si tace di interventi economicamente impegnativi come le ore eccedenti e la terza area (attività curricolare).

Vengono eluse le norme contenute nel Regolamento di Contabilità (D.I. 44/2001) e i parametri previsti dal D.M. 21/2007, mettendo in mora anche le competenze riconosciute alle scuole e agli organi collegiali dal sistema dell'autonomia.

Il Regolamento di contabilità e il cosiddetto “Capitolone” sono dei pilastri dell'autonomia finanziaria delle scuole perché si basano sulla programmazione delle spese, sulla certezza delle risorse e sulla trasparenza delle assegnazioni, forniscono, cioè, alle scuole criteri certi nella formazione del bilancio.

Sull'assunzione dei supplenti temporanei il Ministero lancia messaggi contraddittori: a ottobre invitava i Dirigenti a coprire sempre le assenze del personale per garantire il diritto allo studio che è la priorità della scuola pubblica, il 22 di dicembre, invece, invita a coprire le assenze nei limiti della dotazione finanziaria assegnata. Per quanto riguarda le supplenze, obbligatorie e necessarie ma non programmabili, si condannano le scuole alla mera sopravvivenza per poi dire che non funzionano e giustificare i tagli.

Vi è inoltre il concreto tentativo di non onorare gli impegni contratti negli scorsi anni scolastici e che hanno determinato un forte credito attivo delle istituzioni scolastiche nei confronti del Ministero, che invita esplicitamente – anche qui derogando incredibilmente alle più comuni norme in materia di contabilità – a non utilizzare detti crediti per il sostegno ai progetti e alle attività delle scuole, dopo che queste hanno anticipato con la propria cassa somme importanti per consentire il pagamento delle spettanze al personale e ai fornitori.

E' pertanto in atto una palese iniziativa di “privatizzazione” dei bilanci scolastici, spostando sul carico degli Enti Locali e delle famiglie l'intero onere del funzionamento, della spesa per le supplenze e di altri impegni finanziari di competenza dell'amministrazione.

L'assemblea dei Dirigenti Scolastici e dei DSGA della provincia di Piacenza respinge questa impostazione e, nel ribadire il massimo impegno per mantenere alto il livello di qualità e di efficacia del sistema scolastico piacentino, chiede al Ministero competente il ripristino dell'assegnazione di tutte le risorse dovute e utili al normale funzionamento didattico e amministrativo delle istituzioni scolastiche; chiede altresì al sindacato di attivare ogni utile iniziativa, nei confronti dell'amministrazione scolastica, della rappresentanza territoriale del Governo, dei parlamentari nazionali e regionali, degli Enti Locali, delle rappresentanze degli studenti e delle famiglie, affinché la condivisione delle difficoltà qui evidenziate per il futuro della scuola pubblica statale, in favore della correttezza, della congruità e della trasparenza delle sue fonti di finanziamento, siano oggetto di riflessione e portino ad un riesame delle disposizioni ministeriali emanate.

L'assemblea apprezza l'iniziativa subito attivata a livello locale e nazionale dalla FLC CGIL ed esprime l'auspicio che possa trovare l'adesione anche delle altre forze sindacali e delle organizzazioni e associazioni professionali.

L'assemblea ribadisce, infine, l'indisponibilità ad applicare indicazioni che si trovino in palese contrasto con fonti normative gerarchicamente sovraordinate.

Piacenza, 8 gennaio 2010

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