DDL scuola: sciopero degli scrutini, picchi del 100% a Ravenna
Lo sciopero degli scrutini proclamato a livello nazionale ha restituito anche nella provincia risultati eclatanti.
Il governo ha il dovere morale e civile di ascoltare davvero il mondo della scuola, non di fingere ascolto e aperture valevoli solo per propaganda, così in una nota la segretaria generale FLC CGIL di Ravenna, Marcella D'Angelo. Lo sciopero degli scrutini proclamato a livello nazionale da FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda ha restituito anche nella nostra provincia risultati eclatanti e i dati sono ancora parziali poiché in molti istituti i primi due giorni di scrutinio sono ancora in corso. Percentuali bulgare che hanno raggiunto l'apice del 100% all'iti Baldini; all'it commerciale Ginanni; alla scuola primaria Garibaldi di Porto Corsini; all'i.c. Alfonsine, il 90% all'istituto alberghiero Artusi di Riolo; l'80% all'i.c. Darsena, alla secondaria di secondo grado i.c. Cervia 2 e poi ancora il 70% al Liceo di Lugo.
Ravenna lancia quindi anche attraverso questo sciopero, un messaggio chiaro al premier e al ministro della pubblica istruzione: “stiamo facendo sul serio e non ci fermeremo. Lo sciopero del 5 maggio che in provincia ha sfiorato il 73% di adesione era solo l'inizio, non ci siamo mai fermati né abbiamo intenzione di arrenderci”.
Il cambiamento in positivo di una nazione passa prima di tutto dalla scuola e dall'istruzione, non si può prescindere da essa e un disegno di legge autoritario, antidemocratico e anche anti costituzionale, non da' certo gambe alle reali necessità della scuola e quindi del Paese.
Questo è l'ennesimo atto di una protesta che non andrà in vacanza nonostante la bella stagione, molteplici infatti le iniziative svolte fin'ora e tante quelle che ci apprestiamo a svolgere nei prossimi giorni.