A Trieste censura del manifesto della mostra sulle leggi razziali
Accade alla mostra organizzata dal Liceo Francesco Petrarca. Siamo vicini e solidali con i docenti, gli studenti e le studentesse coinvolti nella vicenda.
A cura della FLC CGIL Trieste
La FLC CGIL di Trieste esprime profonda preoccupazione per gli inquietanti segnali di attacco ai principi democratici costituzionali che si stanno sempre più di frequente manifestando nella leadership politica del Comune di Trieste.
L’attuale, triste tentativo della giunta comunale di censurare il manifesto della mostra “Razzismo in Cattedra”, dedicata alle leggi razziali del 1938, organizzata dal Liceo F. Petrarca e dal Dipartimento di Studi Umanistici del nostro Ateneo, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, è l’ennesimo, grave atto di non volersi confrontare in modo serio, consapevole e costruttivo per le nuove generazioni di cittadini e cittadine con il tragico passato di questa città, unica in tutta Italia ad ospitare un lager con forno crematorio durante il secondo conflitto mondiale.
L’uso politico della storia attraverso la sua negazione sta diventando purtroppo un habitus di questa nuova stagione politica, contro la quale però ci opporremo con fermezza, mettendo in campo la nostra cultura, fatta di inclusione di tutti e di tutte, rispetto della dignità delle persone e difesa della democrazia e della Costituzione.
Come sindacato impegnato da oltre un secolo nella rivendicazione dei diritti sociali, ma anche civili esprimiamo tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ai docenti e agli studenti e studentesse coinvolti nella vicenda.