A Roma, genitori e insegnanti di Tor Bella Monaca contro la violenza e il teppismo
Devastato da un raid teppistico nella notte del 20 dicembre il plesso della scuola media dell’Istituto comprensivo di Via dell’Archeologia. Forte e immediata la risposta del quartiere.
La notte del 20 dicembre, il plesso della scuola media dell’Istituto comprensivo di Via dell’Archeologia, nel cuore di Tor Bella Monaca (periferia di Roma), è stato oggetto di un raid teppistico.
Il plesso è stato allagato e devastato. I danni ammontano ad oltre 200 mila euro.
Personale della scuola, genitori e studenti si sono trovanti davanti ad uno spettacolo desolante.
Alla mente sono tornate le immagini viste in televisione degli edifici sconvolti dal passaggio di un uragano.
La reazione più drammatica è stata quella dei ragazzi che di fronte ad una simile scena sono scoppiati in lacrime. La reazione più forte e immediata è stata quella dei genitori che hanno subito deciso di coinvolgere il resto del quartiere con una manifestazione silenziosa per la mattina di domenica 23.
Questa reazione è tanto più significativa perché nasce in un contesto sociale e culturale tra i più complessi della città. Questi genitori sono da anni in lotta insieme agli insegnati dell’Istituto, per far diventare questa scuola un simbolo dell’impegno contro il dilagare del degrado e della violenza. Questi genitori e questi insegnanti sono la testimonianza concreta di coloro che non si arrendono, che vogliono che il loro quartiere non venga ricordato solo per le brutture riportate dalle cronache quotidiane ma anche per ciò che di positivo giorno dopo giorno riescono a costruire con i bambini e i ragazzi.
Questo impegno si traduce innanzitutto nel far funzionare tutti i giorni nel migliore dei modi la scuola. Si traduce nell’affrontare con professionalità, creatività e pochissime risorse i tanti, diversi e gravi problemi che i bambini e i ragazzi si portano dietro.
Questo impegno garantisce un tempo scuola curricolare e extracurricolare il più lungo possibile, pieno di attività e di opportunità per i ragazzi.
Questi genitori e questi insegnanti sanno lottare. Non a caso per due volte negli ultimi tre anni la scuola elementare è stata occupata per avere l’organico necessario per il tempo pieno. Per due volte hanno vinto.
Chiunque sia stato a violentare la scuola, consapevolmente o meno voleva sfregiare questo impegno.
La recente visita del Ministro Fioroni ha probabilmente reso insopportabile la situazione per chi lucra nel degrado.
Ora più che mai questa scuola non deve essere lasciata sola. Bene hanno fatto, l’VIII Municipio ed il Comune di Roma a stanziare immediatamente i fondi e a mettere in azione le ditte per far si che il 7 gennaio la scuola possa riaprire regolarmente.
Ma non bastano più gli interventi di emergenza postumi.
Occorre dare a questa, come a tutte le scuole che operano in territori difficili, i mezzi per poter assolvere fino in fondo il loro compito. Investire risorse in queste scuole significa contrastare concretamente il degrado in cui versano molte realtà periferiche delle grandi città, significa prevenire il diffondersi di fenomeni molto più costosi e dolorosi per tutta la società. Questo hanno chiesto i genitori, gli insegnanti e gli studenti nella manifestazione di questa strana domenica prenatalizia. Non hanno chiesto nulla di più di quanto gli è dovuto.
Come sempre è stato, sarà ancora una volta impegno della CGIL e della FLC di lottare al loro fianco.
Roma, 22 dicembre 2007