DDL scuola: flash mob a Roma in Piazza Navona
Nel cielo della capitale vola il NO alla “buona scuola” di Renzi.
A cura della FLC CGIL Roma e Lazio
Alle 20.00 di lunedì 6 luglio un gruppo di lavoratori e lavoratrici della scuola ha fatto volare a Piazza Navona centinaia di palloncini che sorreggevano cartelli con un messaggio chiaro: NO alla “buona scuola” di Renzi.
Riprende così una nuova fase di mobilitazioni in difesa della scuola pubblica alla vigilia della ripresentazione del DDL scuola alla Camera e della manifestazione programmata per il 7 luglio dalla organizzazioni sindacali a Piazza Montecitorio.
In questi mesi, le scuole e le piazze sono state l’epicentro della straordinaria mobilitazione contro il Disegno di legge della cosiddetta buona scuola.
L’unità di tutte le organizzazioni sindacali, il protagonismo delle RSU, la grande partecipazione degli studenti, hanno costituito le condizioni perché si realizzasse questa grande e radicata mobilitazione, che ha avuto i suoi culmini nella splendida riuscita dello sciopero del 5 maggio e nella grande adesione allo sciopero degli scrutini.
I presìdi e le manifestazioni sotto la Camera ed il Senato si sono succeduti quasi quotidianamente con un successo di partecipazione e di consenso arricchito da un confronto costante con i parlamentari che hanno condiviso le ragioni delle iniziative di proposta e di protesta.
Il governo tuttavia, pur promettendo tante volte il contrario, si è sottratto ad ogni confronto e procedendo senza tener conto del netto dissenso della scuola, delle associazioni studentesche, dei genitori, delle organizzazioni sindacali e dello stesso parlamento.
La democrazia italiana sta subendo una forzatura gravissima ed inaccettabile imponendo un provvedimento che non ha mai tenuto conto dei bisogni e delle voci del Paese reale.
La manifestazione di martedì 7 luglio costituisce il logico e naturale sviluppo delle mobilitazioni di questi mesi ma soprattutto anche la prosecuzione di iniziative di lotta che riprenderanno con la stessa costanza e tenacia dall’inizio del prossimo anno scolastico.
Il messaggio che si vuole lanciare è forte e chiaro: ci batteremo sempre, a settembre nelle scuole e nelle piazze rilanceremo la nostra lotta per impedire l’applicazione di una legge che cancella diritti e la libertà di tutti.