Emergenza coronavirus: Università Tor Vergata, richiesto lo “smart working”
La FLC CGIL, in base alle disposizioni del DPCM del 4 marzo 2020, fa richiesta al Rettore per l’utilizzo del lavoro flessibile.
A cura della FLC CGIL Tor Vergata
Il 4 marzo il governo ha emanato un nuovo DPCM con ulteriori disposizioni attuative del DL 6/2020. Tra le misure previste la sospensione delle attività didattiche di scuole e università fino al 15 marzo prossimo.
La FLC CGIL Tor Vergata ha inviato una lettera al Magnifico Rettore Prof. Orazio Schillaci e a Direttore Generale Dott. Giuseppe Colpani con la quale chiede che “nell’Ateneo di Tor Vergata possano essere utilizzati al meglio tutti gli strumenti che consentano la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, ivi compreso anche il ricorso a forme di lavoro flessibile come lo “Smart Working” che può essere svolto da casa”.
La richiesta della nostra organizzazione è stata presentata alla luce della Circolare 1 del 4 marzo 2020 del Ministro per la pubblica amministrazione, che consente di adottare misure capaci di incentivare una maggiore flessibilità nello svolgimento della prestazione lavorativa.