Fumata nera per l’Accademia di Belle Arti di Roma
L’assemblea dei lavoratori dell’ABA di Roma in data 20 gennaio ha votato la proclamazione dello stato di agitazione del personale.
A cura della FLC CGIL COL (Centro Ovest Litoranea)
Si è concluso con esito negativo il tentativo di conciliazione presso la commissione per il diritto di sciopero sull’annosa vicenda delle elezioni del direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
L’accademia da ottobre vive un clima avvelenato per le modalità che hanno caratterizzato le elezioni del Direttore, infatti come abbiamo più volte denunciato, durante la fase di raccolta delle candidature e al momento dello spoglio delle schede, il regolamento vigente per l’elezione del direttore è stato cambiato dalla direzione uscente; le modifiche inizialmente hanno riguardato le regole sull’elettorato passivo, quando già le candidature erano state presentate. Poiché a questa modifica è seguita, come forma di protesta una indignata astensione dal voto, a questo punto l’intervento sul regolamento è stato quello rendere valide elezioni che fino al giorno prima non lo sarebbero state andando ad abolire il quorum previsto. (Il nuovo direttore risulterebbe eletto con 26 voti su 113 aventi diritto al voto).
Al momento l’elezione non è stata ratificata dal Ministero.
Superati i 45 giorni di prorogatio della direttrice uscente da fine novembre l’accademia è senza organi di governo con potere di firma, cosa che comporta grande confusione e incertezza, oltre ad un clima sempre più esasperato fra i Docenti ma anche fra gli Studenti
L’intervento del ministero, da noi richiesto più volte, deve andare a nostro avviso nella direzione della nomina di un commissario straordinario che accompagni l’accademia verso nuove elezioni, svolte stavolta con regole certe in ogni fase e ovviamente senza interventi a gamba tesa ad urne aperte.
Questo siamo andati a chiedere in Prefettura, ma il tentativo di conciliazione che si è svolto il 6 febbraio, non ha dato l’esito sperato, il Ministero risulta ancora il grande assente in tutta questa complicata vicenda.
Fallito il tentativo di conciliazione la nostra OS riprende le sue prerogative sindacali e userà tutti gli strumenti utili a sbloccare una situazione che rischia di portare al collasso l’istituzione a partire dalla convocazione di una nuova assemblea sindacale e da un presidio al Ministero.
In questa situazione la nostra OS vigilerà affinché nessun docente o studente dell’accademia debba subire pressioni, danni o peggio ancora intimidazioni da parte di chicchessia.