Il Tribunale di Roma ordina al MIUR di pagare il compenso per la posizione economica ATA
Importante successo dell'iniziativa legale della FLC CGIL di Roma C.o.I.. I lavoratori ATA interessati possono rivolgersi alle sedi FLC per promuovere analoghi ricorsi.
Al personale ATA va riconosciuto il compenso per la posizione economica ricoperta negli anni passati. È quanto ha stabilito il giudice del Tribunale di Roma a seguito del ricorso presentato da un'assistente amministrativa, assistita dai legali della FLC CGIL di Roma C.o.l.., a cui è stato finalmente riconosciuto il compenso dovuto per aver ricoperto negli anni scorsi la posizione economica prevista dall’art. 50 del CCNL scuola.
Il ricorso si è reso necessario poiché la lavoratrice in questione, benchè avesse ricoperto detta posizione negli ultimi tre anni scolastici e ne avesse svolto le relative mansioni, non aveva ricevuto alcun compenso da parte del MIUR, nonostante la sottoscrizione del CCNL all’ARAN del 7 agosto 2014, che aveva consentito il riconoscimento economico una tantum di circa 10.000 posizioni bloccate dalla legge Tremonti del 2010.
La lavoratrice, aderendo alla campagna vertenziale promossa dalla FLC CGIL, ha pertanto deciso di proporre ricorso per decreto ingiuntivo nei confronti del Miur e ora il Tribunale di Roma le ha dato ragione per cui l’Amministrazione è stata condannata a riconoscerle quanto spettante, ovvero 3.600 euro più la rivalutazione monetaria e gli interessi legali.
Questa situazione di mancato pagamento da parte dell'Amministrazione nei confronti del personale ATA beneficiario della posizione economica purtroppo è comune a moltissimi altri lavoratori (circa 3.000).
Per questo motivo tutti gli interessati possono rivolgersi presso le sedi della FLC CGIL per attivare l’azione legale finalizzata al recupero delle somme dovute.