Liceo Giulio Cesare, FLC CGIL Roma Est: la “censura“ agli studenti è la sconfitta della scuola
Il dirigente interviene censurando due argomenti di discussione, la legge sull’aborto e l’identità di genere.
A cura della FLC CGIL di Rieti Roma est valle dell’Aniene
Stiamo assistendo in questi giorni ad un fenomeno di “censura” a carico degli studenti del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma, assolutamente incomprensibile, soprattutto perché operante all’interno di decisioni puramente dirigenziali e non certo condivise da una gran numero di docenti del Liceo stesso.
La pandemia che stiamo vivendo sta certamente forzatamente ridisegnando le modalità organizzative della nostra scuola e in particolare quella dei nostri istituti superiori, che stanno attraversando cambiamenti di orario, alternanza fra didattica in presenza e DAD. Questo però non sta certo impedendo al corpo docente di continuare il loro percorso formativo e informativo dei nostri giovani, tanto più in un periodo così instabile in cui le fragilità si stanno rivelando in tutti i modi.
È da lodare la volontà del gruppo degli studenti del Liceo Giulio Cesare, che nonostante la situazione di emergenza sanitaria, si è voluto comunque impegnare nell’organizzare una Settimana dello Studente, come arricchimento personale e di gruppo attraverso la scelta di temi reali, attuali e concreti come la discussione sul tema dell’aborto e dell’identità di genere, così importanti in questa fascia di età, in cui si formano le coscienze individuali ma anche quelle di cittadino, in cui il confronto, anche se oppositivo fa crescere e sviluppa il senso critico.
Ora la nostra organizzazione sindacale non può restare silente davanti a questa decisione unilaterale del dirigente di “censurare” due argomenti di discussione così importanti - la legge sull’aborto e l’identità di genere - in quanto viene leso il diritto dello studente a formarsi e informarsi, proprio in quel luogo deputato all’apprendimento e alla formazione, corretta, opportuna e che costituisce forse l’unica alternativa ad altre forme di comunicazioni non sempre corrette.
Sosteniamo la loro volontà di chiarezza richiesta alla dirigente così come sosteniamo i docenti del liceo, che come ben testimoniato, si sono trovati a deliberare un programma in cui i suddetti argomenti non sono stati proprio messi in discussione e portati a delibere.
Riteniamo quindi giusto condannare ogni forma di censura o limitazione alla formazione e informazione, sosteniamo la necessità che la scuola resti luogo di confronto e dibattito sui grandi temi che interessano i nostri giovani.
Nell’anno in cui si introduce apertamente lo studio dell’educazione civica nella scuola appare più che mai importante ricordare che in una democrazia come la nostra, il dibattito e il confronto, tanto più se operato ad esempio su leggi dello stato (perché la legge 194 è una legge dello Stato) sono essenziali e permessi sempre e comunque.
La FLC CGIL di Rieti Roma est valle dell’Aniene sostiene i docenti che hanno voluto prendere posizione dissociandosi da qualsiasi responsabilità censoria e siamo pronti a sostenerli in ulteriori iniziative ed è a fianco delle studentesse e degli studenti del Liceo Classico Giulio Cesare.