Policlinico Tor Vergata: finalmente la strada giusta per la sua collocazione istituzionale

La FLC CGIL si è sempre opposta con determinazione alle diverse alchimie giuridiche messe in atto sin dai primi anni 2000 per cambiare l’assetto istituzionale del Policlinico universitario di Tor Vergata, sia quando hanno riguardato la sua trasformazione in fondazione con soggetti privati o pubblici, sia quando si è ipotizzata la sua trasformazione in IRCCS. Ciò è avvenuto spesso su pressione delle diverse giunte regionali, come da ultimo due anni fa, quando nella stesura del protocollo d’intesa la giunta regionale ha provato fino all’ultimo a spostare dalla sua parte l’equilibrio della governance del PTV e relegare ad un ruolo marginale l’Università.

Questa dinamica non ha riguardato solo il PTV e non solo la Regione Lazio, ma è un processo che ha riguardato e riguarda tuttora diversi Policlinici universitari, dove in assenza di vincolanti indicazioni nazionali, le Università spesso soccombono alla pressione politica e/o economica delle giunte regionali e così, negli ultimi due decenni, nel nostro Paese si è determinato un processo di “ospedalizzazione” dei Policlinici universitari. Un processo che a nostro avviso va contrastato perché tende a marginalizzare il ruolo della formazione e della ricerca in campo sanitario, attività di cui il nostro Paese in tutta evidenza è carente.

Per questo, la FLC CGIL espresse grande soddisfazione quando due anni fa l’Università di Tor Vergata seppe resistere alle pressioni della giunta regionale e il protocollo che fu sottoscritto risultò rispettoso dell’equilibrio delle diverse istanze.

Ora, con la delibera del Senato Accademico del 15 ottobre u.s. alla quale si è evidentemente giunti con un lavoro mai interrotto, si dà concretezza e ancor più chiarezza al percorso intrapreso dopo la firma del protocollo d’intesa due anni fa.

La FLC CGIL esprime soddisfazione e gratitudine rispetto agli attori che hanno determinato questo risultato e auspica che l’iter venga concluso positivamente in tempi brevi e che quanto fatto a Tor Vergata possa servire da esempio per altre realtà, così da restituire la giusta importanza al ruolo dell’Università nella formazione e nella ricerca in campo sanitario.