Referendum costituzionale: assemblea pubblica a Roma il 24 novembre
Le ragioni del NO dal mondo del lavoro e della conoscenza.
A cura della FLC CGIL Roma e Lazio
Il 24 novembre 2016 al Liceo Tasso di Roma, Via Sicilia, 168, dalle ore 16 (evento su facebook) si svolgerà l’assemblea pubblica: “Le ragioni del No al referendum costituzionale dal mondo del lavoro e della conoscenza”. L’iniziativa rientra nel ciclo di assemblee pubbliche indette dalla Federazione lavoratori della conoscenza CGIL in vista del voto referendario previsto il 4 dicembre (qui l’elenco in corso di aggiornamento delle iniziative nel Lazio).
L’incontro coordinato da Eugenio Ghignoni, Segretario generale della FLC CGIL Roma e Lazio, affronta la riforma costituzionale e l’operato del governo attraverso 4 temi: scuola, lavoro, università e costituzione.
L’analisi degli effetti della “buona scuola” è a cura di Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale dell’Università Federico II di Napoli, che affronta gli aspetti di incostituzionalità della legge 107/15 e il conseguente svuotamento della democrazia nella scuola.
“Jobs Act e il nuovo autoritarismo di impresa” è invece il punto su cui si concentra l’intervento di Vincenzo Bavaro, Professore Associato di Diritto del Lavoro presso l’Università di Bari, Consulta giuridica della Cgil.
Alessandro Arienzo svolge il ruolo di professore associato di Storia delle Dottrine Politiche presso l'Università degli Studi “Federico II”, il suo intervento inquadra l’università oltre l’autonomia dalla legge Gelmini fino alle cattedre Natta. Il professore Arienzo è coordinatore del forum dei docenti universitari per la FLC CGIL.
Le ragioni per votare No al referendum del prossimo 4 dicembre sotto l’aspetto dei principi costituzionali sono affidati a Federico Sorrentino, professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università di Roma “Sapienza”. L’incontro si conclude con l’intervento del Segretario generale della FLC CGIL, Domenico Pantaleo, che riannoda i nessi tra la questione sociale e quella democratica.