Università di Roma "La Sapienza", mozione approvata dal Consiglio della Facoltà di Ingegneria
La recente sentenza del TAR del Lazio invalida una parte sostanziale del lavoro svolto negli ultimi dieci anni dal Senato Accademico Integrato dell'Università La Sapienza.
La recente sentenza del TAR del Lazio invalida una parte sostanziale del lavoro svolto negli ultimi dieci anni dal Senato Accademico Integrato dell'Università La Sapienza. Tale sentenza, infatti, nega ai ricercatori della Sapienza la possibilità di partecipare ai Consigli di Facoltà così come alle elezioni del Rettore. Non sta a questo Consiglio esprimere giudizi in merito alle decisioni del TAR. Tuttavia ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro disagio di fronte ad una sentenza che sbarra la strada, speriamo non definitivamente, al faticosissimo processo di rinnovamento e democratizzazione intrapreso dal nostro Ateneo. In particolare ci preme sottolineare che i ricercatori attendono da 20 anni il riconoscimento concreto del lavoro realmente svolto all'interno dell'Università, dove ricoprono incarichi didattici e di ricerca del tutto analoghi a quelli dei Professori di I e II fascia. Questa ennesima occasione mancata non potrà che accrescere il senso di frustrazione dei ricercatori e provocare la loro disaffezione nei confronti dell'istituzione universitaria. Ma soprattutto, ci preoccupa il fatto che la nostra Facoltà debba continuare a privarsi del contributo di una cospicua parte del suo corpo docente proprio nella sede più importante di dibattito ed elaborazione delle decisioni, quale è il Consiglio di Facoltà.
Chiediamo quindi al Rettore di farsi promotore, presso la Magistratura come presso il Governo, di tutte le iniziative che ritenesse più opportune per aiutarci ad uscire rapidamente da questa incresciosa situazione.