Università Tor Vergata di Roma: resoconto riunione di contrattazione del 31 gennaio 2024
La prossima riunione di contrattazione è prevista il giorno 7 febbraio 2024.
A cura della FLC CGIL Tor Vergata
Il 31 gennaio si è svolta la prima riunione di contrattazione integrativa del 2024 con il seguente OdG:
- comunicazioni;
- riassetto della struttura amministrativa dell’Amministrazione Generale. Informazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 5 del CCNL del personale del comparto Istruzione e ricerca 2019-2021;
- piano della formazione per il triennio 2024-2026;
- regolamento per il fondo di solidarietà;
- prosecuzione della discussione sul testo del CCI 2024;
- prosecuzione della discussione sulla responsabilità di sportello;
- prosecuzione della discussione sulla “pesatura” degli incarichi di responsabilità;
- varie ed eventuali.
Comunicazioni
- È stato comunicato che il punto ristoro del rettorato, dopo il cambio di gestione, riaprirà presumibilmente entro la settimana prossima;
- a seguito dei vari sopralluoghi tecnici e autorizzativi, proseguono i lavori del polo didattico per la costruzione delle aule destinate al Dipartimento di Giurisprudenza;
- riguardo ai lavoratori “fragili” è stato comunicato, anche rispetto alla apposita circolare emanata dall’Amministrazione, che si stanno concludendo le fasi di accertamento da parte del medico competente della medicina del lavoro per stabilire l’effettivo stato di fragilità. Nel frattempo i lavoratori “fragili” che devono essere ancora sottoposti a visita, continuano a svolgere il lavoro in modalità agile fino all’assunzione della decisione medica.
Riassetto dell’Amministrazione Generale
È stata presentata una bozza di decreto che riguarda una nuova articolazione della struttura dell’Amministrazione Generale. In particolare ciascuna DIREZIONE viene suddivisa in una o più AREE alle quali verrà assegnato un responsabile che fungerà da tramite tra i Dirigenti e i responsabili di Divisione e da coordinamento delle Divisioni stesse. In merito, la Direttrice Generale ha comunicato che tale processo comporterà, oltre alla possibilità di valorizzare le competenze interne, anche l’assunzione di nuove figure professionali.
Piano della Formazione
L’Amministrazione ha presentato il piano della Formazione 2024-2026 che prevede, sia interventi mirati all’acquisizione di competenze e conoscenze specifiche connesse alla propria area professionale, sia una serie di attività e iniziative didattiche su materie di ampio interesse. Come Organizzazione Sindacale abbiamo presentato la proposta di prevedere anche corsi formativi di almeno 15 ore annue sulla violenza di genere che è stata accolta dall’Amministrazione.
La seduta è terminata alle ore 13:30, tutti gli altri argomenti all’OdG sono stati rinviati alla prossima riunione di contrattazione in programma il giorno 7 febbraio 2024.
PROPOSTA FLC CGIL AD INTEGRAZIONE DEL PIANO DELLA FORMAZIONE 2024-2026
In un solo anno nel Centro Antiviolenza finanziato dalla Regione Lazio che ha sede presso la Macroarea di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sono state accolte 122 donne e aperte altrettante schede. Di queste, 35 appartengono a vario titolo alla comunità universitaria, e per la precisione 23 sono italiane e 12 straniere. Questi dati se da un lato attestano che il Centro svolge la sua preziosa funzione ed è diventato un riferimento sul territorio e all’interno dell’Ateneo stesso, dall’altro riflettono l’importanza dei dati nazionali sulle donne che subiscono violenza: presso il Centro Antiviolenza di Ateneo più di 10 donne al mese, presumibilmente residenti su questo territorio sono state oggetto di una qualche forma di violenza.
Tuttavia questi generici numeri già bastano a indicare la necessità che, in sinergia con le esperte del Centro stesso, nel nostro Ateneo, si prendano iniziative continue e permanenti di sensibilizzazione, informazione e formazione che contribuiscano al contrasto al fenomeno della violenza sulle donne.
Il Piano per la Formazione che ci è stato inviato dagli Uffici sarebbe uno degli ambiti da privilegiare all’interno del quale prevedere corsi dedicati a questo tema.
Più in generale, come già per l’anno passato proponemmo un corso di 15 ore sulla violenza di genere indirizzato al Personale dell’Ateneo, è auspicabile dare seguito a una serie di iniziative per la formazione dedicate ai temi di genere - non limitandosi ai singoli eventi spot che organizza da anni il CUG – così come enunciato tanto nel Piano Azioni Positive prodotto dal CUG di Ateneo, quanto nel Gender Equality Plan a cui lavora un gruppo di colleghi appositamente nominato.
Entrambi questi documenti prevedono inoltre una serie di azioni molteplici nel coinvolgimento di tutta la comunità universitaria non solo sui temi della violenza di genere ma anche sul contrasto agli stereotipi di genere e alle varie forme di discriminazione, l’educazione affettiva e sentimentale, la parità nella scelta degli ambiti disciplinari per le iscrizioni ai corsi di studio, la parità nelle carriere. Appare dunque necessario dare piena attuazione agli obiettivi fissati sulla carta ma che ancora non vedono una loro concreta e piena realizzazione.
Ampliando peraltro lo sguardo su ciò che precede e va oltre la stringente questione della violenza. Se questa appare troppo spesso nelle relazioni tra donne e uomini, fino all’ estremo caso dei femminicidi, e se siamo consapevoli di come sia l’esito di varie forme di povertà culturale, educativa e del disagio psicologico che riguarda anche i giovani e gli adolescenti, allora le agenzie della formazione sono direttamente chiamate in causa nella necessità di intervenire con gli strumenti che i diversi saperi presenti all’interno dell’Ateneo possono mettere in campo sia nell’attività didattica ordinaria dei corsi di studio, sia in percorsi dedicati.
Alla luce di tutto ciò la FLC CGIL avanza una proposta di metodo. Sarebbe infatti auspicabile che quanto al Piano della Formazione annuale, ci fosse ogni anno nel periodo utile alla sua stesura, una preliminare collaborazione con i vari soggetti che in Ateneo si occupano di questioni di genere (Delegata alle pari opportunità, CUG, Uffici interessati, Governance), per concordare un’offerta specifica e aggiornata a partire dai dati emergenti nei mutamenti sociali e nel dibattito pubblico. Sappiamo bene come per produrre un cambiamento significativo sia necessaria un’azione continua, costante e trasversale a tutti i settori dell’Ateneo. La rete Nazionale dei CUG universitari è di esempio e di sollecitazione in questo senso.
Auspicabile sarebbe quindi anche arrivare ad introdurre uno sguardo permanente sulle questioni di genere, trasversalmente alle diverse materie oggetto della contrattazione, con la stessa sinergia tra gli interlocutori di cui sopra.
Quanto alle proposte da inserire nel Piano della formazione 2024-2026 (che si discuterà oggi 31 gennaio in contrattazione integrativa), chiediamo quindi, oltre ai corsi di formazione previsti, di inserire anche corsi formativi riservati al Personale di Ateneo di almeno 15 ore annue sulla violenza di genere.