Dimensionamento scolastico in Liguria: la CGIL chiede il rinvio
Il sindacato: "rivedere la rete scolastica regionale ha senso solo se serve a migliorare il servizio e la qualità dell'offerta formativa". È necessario un rinvio del piano per evitare l'assunzione di decisioni precipitose.
A cura della CGIL e della FLC CGIL Liguria
Si è svolto il 18 gennaio u.s. l'incontro con l'assessore Sergio Rossetti della Regione Liguria richiesto unitariamente dalle OO.SS. a seguito dell'approvazione in Giunta Regionale della proposta del piano di dimensionamento della rete scolastica regionale. Piano di dimensionamento voluto dal precedente Governo.
La CGIL e la FLC CGIL Ligure hanno sostenuto che rivedere la rete scolastica regionale ha senso solo se serve a migliorare il servizio e la qualità dell'offerta formativa. Ma per fare questo è necessario dare il tempo agli Enti Locali e alle scuole di valutare le soluzioni organizzative più utili e funzionali rispetto al proprio contesto sociale e territoriale.
Le procedure attuative dell'art. 19 del decreto legge n. 98/2011 (convertito in legge 111/2011 e modificato dalla legge 183/2011) comportano la realizzazione forzata e precipitosa sull'intero territorio nazionale di istituti comprensivi composti da almeno 1000 alunni e l'affidamento a reggenza per Dirigenti e Direttori di tutti gli istituti scolastici con meno di 600 alunni. Tale disposizione non solo contrasta con ogni criterio didattico-pedagogico ma comporta la creazione di istituti scolastici abnormi, di difficile gestione e governabilità, soprattutto in assenza di un serio piano di adeguamento e messa a norma degli edifici coinvolti.
Pertanto come CGIL e FLC Ligure abbiamo chiesto di rinviare la realizzazione del piano di dimensionamento dando luogo, al suo posto, ad un percorso di studio, discussione e condivisione con tutti i soggetti interessati al servizio scolastico in Liguria. Tale rinvio consentirebbe agli enti locali e agli altri soggetti coinvolti a livello territoriale di evitare l'assunzione di decisioni precipitose entro il prossimo 31 gennaio 2012 e di poter programmare una riorganizzazione della rete scolastica con maggior ponderatezza e senza penalizzare i cittadini che si avvalgono del servizio pubblico di istruzione.
Unitariamente, come OO.SS., si è chiesto inoltre di essere ascoltati dalla V commissione del Consiglio Regionale prima della discussione in Consiglio Regionale della proposta del piano di dimensionamento. Anche i tale sede ribadiremo la posizione della CGIL.