Concorso Dirigenti scolastici in Lombardia: rigettata l’istanza cautelare
Nessuna nuova assunzione. Chi perde è la Scuola pubblica.
A cura della FLC CGIL Lombardia
Come noto, la sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia (Milano) -sezione IV- dell'8 luglio 2012, n. 2035, aveva annullato nella sostanza la procedura concorsuale per Dirigenti Scolastici relativa alla Lombardia.
Il Consiglio di Stato il 3 agosto scorso aveva, con decisione del presidente ed in attesa di seduta plenaria, concesso la sospensiva e permesso la pubblicazione della graduatoria generale di merito.
Ieri, in seduta collegiale, il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione VI), con propria ordinanza si è pronunciato sul ricorso numero di registro generale 5836 del 2012 (per la riforma della sentenza TAR Lombardia), ha rigettato l’istanza cautelare e ha fissato per la trattazione nel merito della presente controversia l’udienza pubblica del 20 novembre 2012. Quindi al momento è vigente la sentenza TAR Lombardia.
Se per gli interessati è certo il loro continuare a permanere in una situazione di pesante e grave disagio, ovvero l’incertezza circa le sorti dell’essere o meno futuri Dirigenti Scolastici, per le scuole “lombarde”, gli utenti, le loro famiglie e tutto il personale della scuola è invece certo un avvio di anno scolastico all’insegna della più grave precarietà mai registratasi fino ad ora.
Delle 1.224 future istituzioni scolastiche autonome, così come deliberato a seguito dei provvedimenti sul dimensionamento, avremo ben 477, pari al 40%, senza Dirigente Scolastico e alle quali assegnare, “in reggenza”, gli attuali Dirigenti in servizio. I conti sono subito fatti: quasi tutti i Dirigenti Scolastici della Lombardia avranno due istituzioni da gestire sapendo che ognuna di queste ha per certo più sedi scolastiche!
All’1 Settembre la precarietà delle nostre scuole risulterà ancor più grave perché a tutto questo andrà aggiunto che anche i Direttori generali dei Servizi Amministrativi avranno più scuole da gestire sotto l’aspetto amministrativo!
Il 40% delle nuove istituzioni scolastiche sarà costretto ad iniziare il nuovo Anno Scolastico senza le due principali figure apicali e responsabili della gestione: così non va bene!
Con urgenza vanno ricercate possibili e transitorie soluzioni, in attesa delle decisioni di merito del Consiglio di Stato di novembre.
Da sempre siamo “garantisti” delle condizioni di diritto e continuiamo a esserlo! A nostro avviso ciò deve valere anche per tutto il personale della scuola, docente e ATA e soprattutto per l’utenza e le loro famiglie che giustamente richiedono garanzie per una puntuale e ferma attenzione alla gestione della scuola pubblica e alla sua qualità della formazione.
Noi non vogliamo partecipare al delirio di chi va ricercando colpevoli, perché già si conoscono. Sono i governi che in questi anni hanno gestito la scuola pubblica con tagli di risorse e personale minandola nella sua credibilità istituzionale e costituzionale!