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Contro il DL 112/08 cresce la protesta degli atenei lombardi

Proseguono le iniziative di protesta negli atenei italiani contro i contenuti del provvedimento.

16/07/2008
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Le iniziative di mobilitazione negli atenei

FLC Cgil Lombardia

Già dalle prime partecipate assemblee all'Università di Bergamo, Brescia e Milano (Statale Bicocca) emerge fortemente la protesta contro i contenuti del provvedimento.

La possibilità di trasformare le Università in Fondazioni di diritto privato, cioè il passaggio da istituzioni pubbliche ad organizzazioni private, prevede il trasferimento dell'intero patrimonio e del personale dell'università ad un soggetto privato compromettendo alla radice la possibilità di mantenere nel nostro Paese un luogo di ricerca e didattica libero così come prevede la Costituzione.

Il fatto che l'intero personale divenga dipendente della fondazione, passando da un contratto pubblico ad uno privato, determinerà la situazione assurda che personale pubblico con rapporto di lavoro regolato per legge (come nel caso dei docenti universitari), a seguito di una legge finanziaria, verrebbe ad essere dipendente di una realtà di diritto privato.

I tagli indiscriminati previsti di 500 milioni di Euro sul FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) nei prossimi 3 anni, per un complessivo taglio graduale di 1,5 Miliardi di Euro entro il 2013 pregiudicheranno la regolare attività didattica ed il normale funzionamento degli Atenei. Il blocco del turn over, penalizzerà soprattutto i giovani, in particolare i giovani ricercatori. Inoltre l'ulteriore taglio (10%) del salario accessorio, annulla, di fatto, la Contrattazione Integrativa negli Atenei.

Per la FLC Cgil è pure da cassare la norma che prevede una fortissima limitazione anche per le Università delle assunzioni nei prossimi anni, sia per il personale tecnico-amministrativo che per il personale docente ponendo in questo modo una pietra tombale sul processo in atto di stabilizzazione del personale precario.

La FLC Cgil, ritiene illegittimi interventi unilaterali sulle retribuzioni e sulle ristrutturazioni, violando così diritti contrattuali acquisiti e le regole della contrattazione sindacale come nel caso dell'intervento sulla retribuzione del personale universitario con la trasformazione degli scatti da biennali in triennali o con gli interventi di "razionalizzazione" che s'intendono attuare sugli enti di ricerca che in quanto dotati di autonomia su di essi è possibile operare solo attraverso leggi.

Alle già effettuate assemblee nei prossimi giorni si svolgeranno assemblee generali al Politecnico ed all'Università Statale di Milano.

Dalle Assemblee parte la richiesta rivolta ai Rettori e Senati Accademici affinché questi esprimano una posizione ufficiale sul decreto prendendone le distanze.

FLC CGIL Lombardia nel proclamare lo stato di agitazione in tutti gli Atenei lombardi invita a divulgare la petizione proposta dal Comitato degli iscritti dell'università degli studi di Milano allegata e a partecipare alla manifestazione nazionale unitaria convocata a ROMA per il prossimo 22 luglio.

Sul sito della FLC Cgil Lombardia i documenti fino ad ora prodotti: