Dimensionamento scolastico in Lombardia: situazione già ingarbugliata rischia di complicarsi
"Chi decide? Quando decidono? Cosa decidono? Quando informano?", la FLC CGIL Lombardia chiede informazione e trasparenza.
A cura della FLC CGIL Lombardia
Nell'incontro dello scorso Mercoledì 1 Febbraio, svoltosi a Roma, tra tutti gli Assessori all'Istruzione e alla Formazione e il Ministero, al quale ha partecipato anche il nostro Assessore Rossoni, pare che non si sia giunti ad un accordo su come applicare quanto previsto dell'articolo 19, commi 4 e 5, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, e successive variazioni in materia di dimensionamento. Non solo. L'incontro di aggiornamento già programmato per Venerdì 03 Febbraio al fine di riuscire a definire un atto programmatorio condiviso tra Regioni e MIUR su come provare a gestire quanto previsto dalla normativa in vigore, è stato annullato. Questi i fatti!
La prima conseguenza di questa “generale” situazione è un obbligato slittamento dei tempi di deliberazione da parte delle Regioni che ricordiamo era fissato per il 31 Gennaio ‘12.
Per quanto attiene a Regione Lombardia, in ragione di quanto sopra, accadrà che neanche per questo Mercoledì la Giunta Regionale riuscirà a deliberare. Regione Lombardia ha comunque deciso che, indipendentemente dal fatto che a Roma ci si “sbrogli” o meno, Mercoledì 15 prossimo pare provvederà in ogni caso a deliberare.
Su cosa e come delibererà Regione Lombardia? Diverse le ipotesi:
- La Regione Lombardia delibera per una tabella che, a quanto risulta, ha un complessivo di istituti da sopprimere per un totale di -53, ovvero 5 in più rispetto a quanto comunicato nell'incontro in Regione del 31 Gennaio scorso. Provando a ricostruire i numeri, sapendo che Regione non ha mai, fino ad ora, provveduto a fornirli, trincerandosi dietro il fatto che non gli sono stati ancora consegnati tutti per intero, dovremmo avere, il condizionale è fortemente d'obbligo, la seguente situazione:
Bergamo |
-3 |
Brescia |
-3 |
Como |
-1 |
Cremona |
0 |
Lecco |
-1 |
Lodi |
0 |
Mantova |
-1 |
Milano |
-31 |
Monza Brianza |
-2 |
Pavia |
-3 |
Sondrio |
-5 |
Varese |
-3 |
Totali |
-53 |
- Il MIUR, in accordo con il MEF, a norma di legge, di cui quella del 15 luglio 2011 n. 111, potrebbe orientarsi per decidere, nel rispetto della norma che abolisce le Direzioni Didattiche e le Scuole medie di I° per dar corso ad una serie di folli economie, già calcolate e impegnate in sede di finanziaria, visto il non pervenire ad un accordo, di essere lui, il MIUR, per tramite le USR, a definire il piano di attuazione delle riduzioni.
- Potrebbe anche accadere che Regione Lombardia, al di là degli orientamenti del MIUR e del MEF, che a questo punto attuerebbero il progetto originale di -24 autonomie, decida comunque di tagliare di più al fine di dare soddisfazione a quanto previsto dall'art.5 del P. d. L. e cioè del poter gestire delle risorse, sia esse di ordine economico o umane, “in proprio”. Si veda in proposito il nostro comunicato.
La situazione, al quanto ingarbugliata, rischia di complicarsi ancora di più per via del fatto che a breve nella nostra Regione sembrano incerti i destini di chi è invece deputato a decidere.
A complicare il tutto, infatti, è sorta proprio in queste settimane la questione del rimpasto della Giunta Regionale, ovvero l'obbligo imposto a Formigoni di affidare due Assessorati al genere femminile. Tra le tante ipotesi che circolano vi è anche quella che vedrebbe coinvolto l'attuale Assessorato all'Istruzione, Formazione e Mercato del lavoro, attualmente gestito da Rossoni. In proposito si parla di uno sdoppiamento dello stesso tra, Mercato del Lavoro da una parte che resterebbe in capo ancora a Rossoni, e Istruzione e Formazione dall'altra, da affidare ad una nuova “Assessora”.
I nomi che circolano vedono Valentina Aprea in pole position e in l'alternativa Eugenia Scabini, docente della “Cattolica”, proposta da Maurizio Lupi del PDL Vice Presidente dell'attuale Camera dei Deputati.
Detto tutto questo, alla FLC CGIL Lombardia, interessa segnalare come non sia possibile a 14 giorni della scadenza delle iscrizioni al secondo ciclo, che ancora non si conoscano i destini organizzativi e logistici delle scuole autonome lombarde, se queste avranno un Dirigente Scolastico o un reggente, se queste avranno autonomia o verranno aggregate, quali saranno le cattedre dei docenti e i posti di lavoro del personale ATA delle scuole interessate, quali indirizzi verranno confermati o meno, quali possibilità di scelta per il proseguo agli studi superiori possono essere date alle famiglie e più in generale all'utenza.
Tutto questo è una follia!
La FLC CGIL Lombardia chiede a USR e a Regione Lombardia di uscire da questo “limbo” forte di indecisioni e di protagonismi. Chiede informazione e trasparenza, chiede di conoscere i programmati destini della scuola pubblica in Lombardia.