Emergenza personale ATA: Lombardia, le scuole hanno bisogno di organici adeguati
Fatti e non parole. Parte la procedura valutativa di progressione all'area dei funzionari e dell'elevata qualificazione riservata ai facenti funzione Dsga: saranno coperti 382. Ma non è abbastanza! Le scuole lombarde hanno bisogno di organici adeguati per permettere una piena esigibilità del diritto allo studio e del diritto al lavoro.
A cura della FLC CGIL Lombardia
Parte il 19 luglio la procedura per il passaggio dei facenti funzioni nell’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione: per la Lombardia si tratta di 382 nuove posizioni. Si tratta di una procedura fortemente voluta dalla FLC CGIL, che fornisce una risposta di qualità alle scuole ed al personale amministrativo, di cui si valorizzano le professionalità che per anni hanno svolto questa funzione in modo precario.
Negli scorsi mesi abbiamo assistito ad una campagna denigratoria da parte di chi ha mistificato i dati e la realtà per giustificare la sua incapacità contrattuale e politica: la definizione di progressioni verticali, la definizione dell’area delle Elevate Qualifiche, la concreta prospettiva di stabilizzazione e valorizzazione di professionalità è invece frutto di una battaglia che la FLC CGIL Nazionale e la FLC CGIL Lombardia hanno sostenuto con tenacia e lungimiranza. Rivendichiamo questa importante acquisizione professionalizzante che aggiunta allo sblocco delle posizioni economiche e degli aumenti tabellari è un segno tangibile della bontà del CCNL 2019-21 e della sua applicazione.
Ma non è abbastanza: oggi è necessaria anche una risposta quantitativa al lavoro che si svolge nelle scuole. Le professionalità che operano nelle segreterie, nei laboratori, nei plessi scolastici hanno bisogno di essere alleggerite dalla burocratizzazione che sta pervadendo il lavoro delle Scuole e sostenute da una pianta organica all’altezza della complessità del lavoro nelle scuole.
Gli organici vanno adeguati alle esigenze reali delle scuole, perché oggi si lavora in condizioni di disagio e stress lavoro correlato: la qualità del servizio formativo ed educativo continua ad essere garantito anno per anno dall’alta professionalità del personale ATA, ma è ora di porre un freno a questo sfruttamento.
Più della metà delle scuole (64%, ovvero 724 istituzioni) quest’anno hanno lavorato senza DSGA titolare: grazie alla procedura fortemente voluta dalla FLC CGIL riusciremo a dare immediata stabilizzazione ad una parte di quei posti, per gli altri si tratterà di un altro anno di precariato.
È ora di cambiare le regole del reclutamento e considerare come contingente per la stabilizzazione tutti i posti vacanti e disponibili in organico, non soltanto i posti derivanti dalle cessazioni per pensionamento. Se dovesse essere confermata questa visione miope e sparagnina del governo, saranno stabilizzati 975 posti a lasciando scoperti altri 6.000 posti (sono infatti 6.767 i posti vacanti e disponibili dopo la mobilità, corrispondenti al 22% dell’organico). Quindi meno del 15% dei posti.
Anche l’adeguamento alle situazioni di fatto è oggi insufficiente.
La situazione è drammatica e denota un progressivo disinvestimento nella qualità delle politiche scolastiche: se pensiamo che nel 2023/24, l’anno scolastico appena concluso, hanno lavorato 19.871 collaboratori scolastici in 5.481 sedi di istituzione scolastica, con 55.449 alunni con disabilità, abbiamo chiaro sotto i nostri occhi il dato del fallimento delle politiche di inclusione della comunità educante. Significa, per esempio, che mediamente ogni plesso scolastico poteva usufruire della presenza di 3,5 collaboratori scolastici, ma in presenza di 10 alunni con disabilità, ovvero ogni collaboratore scolastico ha avuto in carico 3 studenti con disabilità. In queste condizioni non è possibile garantire l’accoglienza e la cura degli studenti più fragili.
Non è possibile pensare ad una scuola di qualità se non si investe negli organici!
La FLC CGIL Lombardia ribadisce la sua posizione di netto dissenso alle politiche al risparmio del governo e porterà sul tavolo regionale le problematiche dell’organico ATA per chiedere un serio investimento almeno nella definizione dell’organico di fatto.
La lotta continua.