FLC CGIL Lombardia: un dovere vaccinarsi. La FLC è stata la prima a chiedere una campagna vaccinale prioritaria per il personale scolastico
Comunicato stampa della FLC CGIL Lombardia.
A cura della FLC CGIL Lombardia.
È davvero incomprensibile la campagna mediatica costruita ad hoc sulle posizioni del sindacato dopo il D.L. 111 del 6 agosto e il successivo Protocollo/Intesa sottoscritto dalle OO.SS. con il Ministro dell’Istruzione.
Siamo pure stanchi di ripeterlo, ma alle continue bugie e accuse dobbiamo invitare tutti a leggere dichiarazioni e prese di posizione della FLC e della CGIL:
- è la FLC CGIL che ha chiesto una campagna vaccinale con corsia preferenziale per il personale scolastico;
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è la FLC CGIL che ha invitato tutto il personale scolastico ad aderire alla campagna vaccinale;
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è la FLC CGIL che non si è opposta al Green Pass per l’accesso ai luoghi pubblici e alle scuole;
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è la FLC CGIL che continua ad invitare e chiedere alle lavoratrici e lavoratori della scuola di vaccinarsi.
Il personale della scuola ha risposto in massa. Ad oggi almeno il 90% del personale si è vaccinato (anche se riteniamo che il dato sia superiore).
La FLC CGIL da subito ha dichiarato che il tema del contenuto del D.L. 111 non era il Green Pass, ma a chi non si era vaccinato (sia per problemi di patologie che per scelta individuale), non poteva essere chiesto di sostenere la spesa dei tamponi per recarsi al lavoro.
Questo, per essere di nuovo chiari e diretti, non significa essere a favore di chi non si vuole vaccinare!
Anzi, di nuovo, riteniamo non condivisibile la scelta di non vaccinarsi. La tutela della salute pubblica è prioritaria.
Dobbiamo però ricordarci che in questo Paese, come nel resto del mondo, non esiste un obbligo a vaccinarsi contro il Covid-19.
In assenza di una Legge (scelta che spetta alla politica, al Governo e Parlamento), che imponga il vaccino, tutti gli interventi, anche se presi con buoni intenti, hanno risvolti giuridici applicativi complessi.
Per questo la FLC CGIL ha voluto fortemente che l’avvio del nuovo anno scolastico avvenisse con criteri condivisi in un Protocollo sulla Sicurezza (come già avvenuto con il protocollo sottoscritto il 6 agosto 2020), a salvaguardia della salute e sicurezza di studenti e lavoratori.
Ii 14 agosto us, la FLC CGIL, insieme ad altre OO.SS., ha ottenuto e sottoscritto un nuovo Protocollo/Intesa sull’ avvio del nuovo a.s..
Invito tutti a leggerne il contenuto. Sono confermati tutti i punti del Protocollo 2020 e precisazioni in merito al distanziamento e relative disposizioni igienico-sanitarie. In aggiunta, il Protocollo prevede:
-un monitoraggio dei dati e un piano di screening della popolazione scolastica;
-risorse aggiuntive per consentire di effettuare tamponi diagnostici, in accordo con le ASL, per chi non è in possesso del green pass;
-interventi di supporto psicologico, pedagogico-educativo;
-impegno del Ministero di un piano sperimentale di intervento di risorse aggiuntive (docenti e ata), su richiesta delle singole istituzioni scolastiche: con classi particolarmente numerose o con condizioni strutturali e logistiche complesse che rendono impossibile l’applicazione delle norme anti Covid.
Ci preoccupa la gestione organizzativa e lo scarico di responsabilità affidata ai Dirigenti Scolatici (giustamente preoccupati), dal controllo dei green pass, tamponi e applicazione di norme sanzionatorie (aspetti che coinvolgono Segreterie e Collaboratori scolastici), cui si rischia di scaricare tout court le ricadute applicative di normative delicate e complesse. In una fase straordinaria servono interventi straordinari per supportare la gestione della complessità di una scuola per garantire una scuola in presenza per tutto l’anno scolastico.
Si possono non condividere le posizioni, ma solo se queste non partono da stravolgimenti non onesti, di quanto scritto, detto e ribadito più volte, al solo fine di una campagna mediatica di attacco al Sindacato.
Non accettiamo da nessuno lezioni su temi quali la sicurezza sul lavoro, la tutela dei diritti, il ruolo sociale del Sindacato. La storia della CGIL, le sue battaglie sociali e per i diritti del lavoro, il suo ruolo decisivo nei momenti difficili del Paese, la difesa della democrazia costituzionale, sono lì a dimostrarlo.
Continueremo a farlo, chiedendo alle lavoratrici e ai lavoratori la partecipazione attiva nei luoghi di lavoro, nelle assemblee sindacali per discutere e trovare insieme proposte, strumenti e azioni per riportare regole chiare e trasparenti che ridiano serenità a scuola (oggi c’è solo caos), per riconoscere il lavoro fondamentale di lavoratrici e lavoratori che sanno quanto la scuola e l’istruzione siano il futuro di ogni Paese. Una scuola libera, laica e democratica. È di questo che dovremmo discutere.
Peccato che la Politica se ne sia dimenticata da molto tempo.