Insegnanti lombardi: atto arrogante, secessionista e incostituzionale da parte di Formigoni
FLC CGIL: "Inaccettabile la proposta che a partire dal prossimo anno scolastico le scuole statali possano organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali".
A cura della FLC CGIL Lombardia
La presentazione della Legge Regionale “Per la crescita lo sviluppo e l’occupazione” dello scorso 27 gennaio da parte di Formigoni segna in modo inequivocabile uno strappo nei confronti dell’unità del Paese!
Proprio su uno dei capisaldi costituzionali, quello del Sistema Nazionale dell’istruzione, Formigoni intende consumare un pesantissimo e inaccettabile strappo istituzionale.
La proposta che a partire dall’anno scolastico 2012/2013, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali è inaccettabile.
La nota di accompagnamento riportata in calce all'articolo di modifica dell'attuale legge regionale n. 19/06 esplicita poi pretestuose e assurde ragioni per le quali: “La proposta consente alle scuole statali di reclutare il personale docente con un concorso di istituto che realizza l’incrocio diretto fra domanda e offerta. Si tratta di una forma di valorizzazione dell’autonomia scolastica legata al progetto didattico di ciascun istituto”.
Sempre in sede di presentazione il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha poi dichiarato che il confronto con le realtà economiche e sindacali aperto sulla bozza dell'articolato proseguirà a ritmi serrati in modo da permettere alla Giunta di varare il testo finale del progetto di legge l'8 febbraio.
La FLC CGIL Lombardia che chiede, insieme alla CGIL Lombardia, di essere presente in sede di audizione consiliare, si dichiara fin da ora nettamente contraria a questo provvedimento e chiede l'immediato stralcio del proposto art. 5.
La FLC CGIL Lombardia chiede a tutte le forze politiche consiliari, a partire dalle forze di opposizione, alle OO. SS. regionali, confederali e di categoria di rifiutare tale proposta e invita ad adoperarsi per iniziative comuni di contrasto.
Comunicato stampa della FLC CGIL Lombardia e stralcio dell'art. 5 quale modifica dell'attuale legge regionale.