La «Buona Scuola» non ha curato la “supplentite”
Un’analisi della situazione a cura della FLC CGIL Mantova.
Da quando il MIUR ha messo a disposizione i dati sulle supplenze in Italia (sul portale https://dati.istruzione.it/opendata/), possiamo toccare con mano quanto le promesse della «Buona Scuola» siano state più slogan di propaganda che una vera soluzione per i problemi di continuità e stabilità didattica che da anni affliggono il sistema scolastico italiano.
A Mantova sono state attribuite quasi 1.400 supplenze annuali (circa 15% dell’intera pianta organica, di cui un quinto quasi su posti in organico di diritto, che vuol dire circa 300 posti da stabilizzare finiti invece a rinforzare il precariato).
Parimenti per il personale non docente (ATA – ausiliare, tecnico e amministrativo) in Italia sono state disposte più di 22.000 supplenze di cui quasi 4.000 su posti in organico di diritto, ben oltre il taglio dei 2.020 definito dalla legge di stabilità.