La Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Milano sul DL 112/08
Il documento è stato inviato al Magnifico Rettore Enrico Decleva (anche presidente della CRUI).
Le iniziative di mobilitazione negli atenei
Pubblichiamo di seguito la petizione proposta dai Ricercatori della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano e approvata a maggioranza lo scorso 10 luglio 2008. La petizione è stata trasmessa al Rettore dal Preside di Scienze Politiche e si è in attesa che una delegazione sia ricevuta dal Rettore.
Roma, 16 luglio 2008
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Al Magnifico Rettore Enrico Decleva
Università degli Studi di Milano
La Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano osserva che la manovra di finanza pubblica predisposta dal Decreto Legge n. 112, che prevede tra le altre cose, la riduzione progressiva del Fondo di finanziamento ordinario e la limitazione delle assunzioni del personale, contraddice palesemente l’obiettivo menzionato nel decreto-legge stesso: adeguarsi ai parametri europei. Come è noto, infatti, i fondi dedicati alla ricerca e al miglioramento della qualità della didattica sono, in molti paesi dell’Unione europea, ben superiori ai nostri.
Si rileva inoltre che il decreto-legge in questione non cerca di risolvere i veri problemi dell’università italiana e rinuncia quindi a valorizzare la qualità e il merito, tramite una revisione del sistema di reclutamento e di progressione della carriera che garantisca la trasparenza e premi il valore e le capacità dell’individuo, rischiando anzi di pregiudicare lo svolgimento regolare dell’attività didattica.
Si osserva infine che il decreto legge, se convertito, comporterebbe un insopportabile aumento delle tasse universitarie, a causa della diminuzione delle risorse, con ricadute negative sugli studenti e le loro famiglie.
Nella convinzione che le misure contenute nel decreto-legge possano causare il dissesto definitivo e irreversibile dell’Università pubblica italiana, si chiede, anche alla luce del documento recentemente espresso dalla CRUI, che qualora il Decreto venga convertito in Legge il Rettore dell’Università di Milano si riservi di attuare - di concerto con i suoi colleghi - le forme di protesta ritenute più incisive, fino alle più radicali.
10 Luglio 2008