Politecnico di Milano e DDL Gelmini: anche così si manifesta il dissenso
Importante iniziativa dell'ateneo milanese. I dipendenti, autotassandosi, comprano una pagina sul Corriere delle Sera.
I dipendenti del Politecnico hanno comprato una pagina sul Corriere delle Sera di oggi per chiedere "a tutte le forze politiche un attento ripensamento del Disegno di legge e dei suoi decreti attuativi…".
In pochi giorni all'iniziativa hanno aderito più di 660 persone e lunedì il Senato Accademico ha approvato la pubblicazione del messaggio. Il Politecnico chiede anche "l'immediato avvio delle procedure per il reclutamento e la progressione di carriera dei ricercatori meritevoli; un adeguato finanziamento al diritto di studio e del sistema universitario statale; un accordo pluriennale con il Ministero".
Manifestazioni anti-Gelmini anche in serata alla Notte in bianco organizzata da studenti, docenti e ricercatori della facoltà di Design del Politecnico del campus Bovisa.
Di seguito il testo del messaggio pubblicato sul giornale.
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Per un'università migliore
Eccesso di regolamentazione e mancanza di valutazione: problemi fondamentali dell'università italiana. Autonomia, merito, trasparenza e responsabilità sono principi affermati da anni, ma sempre disattesi.
Il Disegno di Legge attualmente in discussione al Parlamento
- impone finalmente un attento controllo della situazione economica degli Atenei, commissariando le università inadempienti;
- stabilisce però vincoli e regolamenti molto dettagliati, sottovalutando le specifiche esigenze delle diverse università;
- prevede l'immissione di personalità esterne negli organi decisionali degli Atenei, ma sottovaluta le difficoltà di reperire figure indipendenti disponibili a prendersi le responsabilità amministrative della loro gestione;
- propone di introdurre modalità più efficaci di reclutamento del personale docente, ma non consente alle università di adottare una politica di assunzione e retribuzione di docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo secondo gli standard internazionali.
Il Politecnico di Milano
- critica ogni tendenza a rimediare ai problemi dell'università con regole restrittive e generalizzate, disciplinando minuziosamente persino le modalità della didattica erogata dagli atenei;
- esprime la sua preoccupazione per la mancanza di un vero sistema di valutazione, per il sottofinanziamento e la perdita di competitività internazionale del sistema universitario italiano e per la frustrazione di tanti giovani ricercatori costretti a periodi troppo lunghi di precariato
e chiede
- a tutte le forze politiche un attento ripensamento del Disegno di Legge e dei suoi decreti attuativi così da rendere effettivamente operanti i principi di autonomia, responsabilità e valutazione/valorizzazione del merito.
- un immediato avvio delle procedure per il reclutamento e la progressione di carriera dei ricercatori meritevoli;
- un adeguato finanziamento del diritto allo studio e del sistema universitario statale;
- la possibilità di stipulare immediatamente con il Ministero un accordo pluriennale nel quale vengano definiti il modello di governo, gli obbiettivi, i criteri di valutazione, il conseguente finanziamento, le eventuali sanzioni.
Il costo della pubblicazione di questo messaggio è stato totalmente ed esclusivamente sostenuto dal contributo volontario del personale del Politecnico di Milano
Per ulteriori informazioni www.polimi.it