Riforma mercato del lavoro: il 18 aprile è sciopero a Milano
Astensione per l'intera giornata dei lavoratori pubblici e privati della conoscenza. Corteo con concentramento ore 9.00 in Largo Cairoli a Milano.
A cura dalle FLC CGIL Milano
La CGIL chiede a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici, ai pensionati, ai precari, ai disoccupati, agli studenti e a tutti i cittadini di mobilitarsi per la difesa del valore sociale del lavoro, per la buona occupazione, per la tutela dei diritti fondamentali a partire dallo Statuto dei Lavoratori e delle norme contro i licenziamenti illegittimi.
Contro la crisi e la disoccupazione i lavoratori e le lavoratrici, le donne e i giovani hanno bisogno di scelte che creino occupazione, meno precarietà, più tutele. Occorre combattere ogni forma di precarietà, creando le condizioni per l'inserimento in maniera stabile dei giovani nei posti di lavoro, evitando contrapposizioni tra le generazioni e garantendo nel contempo il diritto alla pensione, che non può essere differita nel tempo oltre una ragionevole aspettativa.
Gli ammortizzatori sociali devono riguardare tutti i lavoratori, in tutti i settori, a prescindere dalle tipologie di contratto, e devono essere estesi anche a chi oggi ne è escluso.
Le norme per contrastare i licenziamenti illegittimi rappresentano un diritto inalienabile per i lavoratori. L'art. 18 è innanzitutto una garanzia democratica: è grazie ad esso che continuiamo a essere cittadini (e non sudditi) anche sul posto di lavoro. È un fondamentale deterrente contro gli abusi: impedisce di licenziare il lavoratore senza giusta causa o giustificato motivo.
Prevedere per il licenziamento economico solo la possibilità di indennizzo è sbagliato e ingiusto: la nuova norma produrrà migliaia di licenziamenti a danno dalle figure più deboli, attraverso motivazioni vaghe e indimostrabili, se non addirittura false.
Anche nel settore pubblico la norma sui licenziamenti economici potrebbe produrre migliaia di licenziamenti, utilizzando il pretesto dei "tagli" alla scuola pubblica, della crisi economica o della mancanza di risorse.
L'unico vero modo per evitare una palese ingiustizia e per impedire abusi è mantenere saldo il meccanismo del reintegro.
Il Paese ha bisogno di investimenti e di scelte di politica economica che diano valore alla coesione sociale e che sviluppino politiche di crescita, a partire dai settori della conoscenza, tramite la difesa e il rilancio della scuola e dell'università pubblica come motore di sviluppo e di garanzia dei diritti e delle pari opportunità offerte a tutti i cittadini. In questa direzione occorre difendere con forza il valore legale del titolo di studio, la qualità e il valore della conoscenza come bene comune, contrastando con forza le iniziative derivanti dal L.R. Formigoni-Aprea che vorrebbe cancellare i diritti dei lavoratori della scuola e introdurre meccanismi di assunzione arbitrari e clientelari.
Per questo chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola, dell'università e della ricerca di scioperare e di partecipare alle iniziative di mobilitazione promosse insieme a tutta la CGIL.
Il 18 aprile è sciopero per l'intera giornata dei lavoratori pubblici e privati della scuola, dell'università, della ricerca, della formazione professionale, dell'alta formazione artistica e musicale (AFAM). Corteo con concentramento ore 9.00 in Largo Cairoli a Milano.