Stato giuridico dei docenti: la protesta delle Università
I documenti e le iniziative delle Università di Siena, Milano, Palermo.
Comunicato dell'assemblea generale della Facoltà di ingegneria dell'università di Siena
10 Ottobre 2005
L'Assemblea Generale dei docenti e degli studenti della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Siena, si è riunita il giorno 10 ottobre 2005 alle ore 10:00 per discutere dei contenuti dell'emendamento 1.2000 al DDL 3497, nonostante la sconcertante mancanza di chiarezza nel testo del Provvedimento. L'Assemblea
1) esprime il proprio sconcerto per la volontà esplicita e ripetutamente espressa di non impegnare per l'Università alcuna risorsa aggiuntiva rispetto alla già scarsa dotazione ordinaria, nonostante il provvedimento preveda un consistente aumento degli oneri a carico degli Atenei e
2) manifesta un netto dissenso per la precarizzazione del ruolo della docenza, accentuata dalla programmata cancellazione del ruolo di Ricercatore, in sostituzione del quale si propone una figura il cui profilo viene volutamente lasciato nel vago.
3) ritiene riprovevole ed antidemocratico il rifiuto di un confronto con le parti istituzionalmente coinvolte (CRUI, Senati Accademici) ed organizzazioni di categoria, e l'interruzione del dibattito parlamentare su un argomento di tale rilevanza culturale e sociale, con la richiesta della fiducia al Senato.
Pertanto, a seguito di un dibattito ampio e articolato, l'Assemblea INVITA i docenti ad aderire alla mobilitazione indetta a livello nazionale per la settimana dal 10 al 15 ottobre, e a riservare le ore di lezione per la discussione dell'impatto futuro del Provvedimento sulle prospettive sull'
Università con gli studenti, che hanno esplicitamente manifestato l'esigenza di una maggiore informazione e coinvolgimento.
Siena, 10/10/2005 L'Assemblea Generale della Facoltà di Ingegneria - Università di Siena
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Ai professori ed ai ricercatori universitari di Milano
Alla luce della recente approvazione al Senato, con un autentico colpo di mano, del maxi-emendamento proposto dal Ministro Moratti sul riordino dello stato giuridico di Professori universitari e dei ricercatori (vedi allegato A), in vista della voto finale alla Camera, calendarizzato per l'ultima settimana di ottobre, e nell'ambito della settimana di mobilitazione contro il disegno di legge proposto dai sindacati e dalle organizzazioni di categoria dei Docenti Universitari per la settimana dal 10 al 15 ottobre è convocata una ASSEMBLEA DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI Venerdì 14 ottobre 2005, ore 14.00, in via Festa del Perdono, 3 - aula 400 (settore aule di Giurisprudenza), con il seguente ordine del giorno:
1 - Maxi-emendamento approvato e suoi effetti
2 - Iniziative da intraprendere
All'Assemblea sono stati invitati il Rettore, prof. Enrico Decleva, e alcuni parlamentari particolarmente attenti alle questioni universitarie.
ANDU, CISL-Universita', SNUR-CGIL, UILPA-UR, CIPUR sede Milano, Coordinamento protesta
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I Ricercatori strutturati e non strutturati dell'Universita' di Milano-Bicocca in occasione della settimana di agitazioni proclamata da moti Atenei invitano studenti, ricercatori precari e strutturati, professori e tecnici di tutte le facolta' a una ASSEMBLEA INTERFACOLTA' per discutere il disegno di legge sullo stato giuridico ed il reclutamento dei docenti universitari (in votazione alla Camera il 24 ottobre) Mercoledi' 12 ottobre ore 10:30 U7 - aula 3 (p.zza Ateneo Nuovo)
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Comunicato Stampa
Roma - Occupato dipartimento di fisica
In risposta all' atto di forza del governo Berlusconi e della ministra Moratti che ha imposto a colpi di fiducia il maxiemendamento di riforma dello stato giuridico della ricerca, questa mattina, studenti e ricercatori precari, si sono mobilitati in tutta l'università "La Sapienza" .
Il blocco della didattica, proclamato dai sindacati e dalle forze autorganizzate dell'università, è stato concretamente realizzato grazie all' iniziativa degli studenti e dei ricercatori precari.
Un corteo molto partecipato, infatti, ha attraversato diverse facoltà bloccando la didattica laddove si stava svolgendo ed invitando studenti e docenti ad aderire alla mobilitazione.
Il corteo si è concluso con un'assemblea nell'aula Amaldi di Fisica che ha deciso di occupare il dipartimento e di estendere l'agitazione permanente a tutte le altre facoltà.
Collettivo di fisica, studenti e ricercatori precari de "La Sapienza"
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L’Assemblea dei docenti, precari e studenti dell’Università di Palermo, riunitasi il giorno 10 ottobre 2005 ribadisce il giudizio nettamente contrario al DDL sul reclutamento e sullo stato giuridico dei docenti universitari, tanto nel merito, quanto nel metodo utilizzato per l'approvazione al Senato, come ripetutamente sostenuto dalla stragrande maggioranza degli atenei.
Pertanto, ancora una volta, ne chiede l’immediato ritiro.
Inoltre, in vista della paventata approvazione alla Camera il prossimo 24 ottobre, l’Assemblea ribadisce la necessità
- di fare sentire a gran voce la propria contrarietà nei confronti di questo provvedimento con qualsiasi forma di protesta ritenuta utile;
- di continuare l’astensione da ogni attività didattica fino a giorno 15 Ottobre e sostenere tutte le iniziative che nel frattempo dovessero essere promosse;
- di partecipare alla MANIFESTAZIONE di MERCOLEDI’ 12 Ottobre ore 9,30 in p.zza POLITEAMA ;
- di organizzare una forma di protesta per il 24 Ottobre, data di inizio della discussione del provvedimento alla Camera, dandone adeguata diffusione;
- di invitare le autorità accademiche, in coerenza con le posizioni assunte in merito al DDL stesso, a considerare l'opportunità di arrivare
all'autosospensione dalle cariche ricoperte, come azione di protesta e gesto di responsabilità nei confronti del mondo universitario;
Nel contempo, l’Assemblea ritiene necessario e non più rinviabile un provvedimento di riforma organica del sistema universitario, che comprenda i seguenti punti:
* un sostanziale incremento delle risorse da destinare al sistema universitario statale che deve rimanere il riferimento principale del sistema formativo superiore;
* un sostanziale investimento nella ricerca, ritenuta inscindibile dalla didattica;
* la rivisitazione dell’offerta formativa e dell’ordinamento 3+2;
* il reclutamento in ruolo di 20 mila nuovi docenti per far fronte ai prossimi pensionamenti;
* il riconoscimento del ruolo di professore universitario per i ricercatori e la differenziazione tra i meccanismi di reclutamento e avanzamento di carriera, con la previsione per questi ultimi, di un budget aggiuntivo e di giudizi di idoneità a numero aperto;
* il superamento dell’idea che la qualità è conseguenza diretta dello stato di precariato, il quale non deve superare gli 8 anni comprensivi di dottorato di ricerca e deve essere agganciato alla prospettiva di una carriera.
Palermo 10 Ottobre 2005