L’ordinanza della Regione Lombardia chiude tutte le scuole oggi per domani
Molte famiglie dovranno tenere i figli a casa e organizzarsi se entrambi i genitori lavorano.
A cura della FLC CGIL Lombardia
Premesso che la situazione pandemica si sta aggravando con la terza ondata e che la nostra Regione sta ripiombando nell’emergenza gravissima dell’aumento dei contagi; quindi la tutela della salute delle persone è prioritaria e tutte le decisioni, seppur con ricadute pesanti su vari fronti, devono essere obbligatoriamente prese.
Premesso ciò, continuiamo a considerare che chiudere le scuole sia una azione che comporta una ricaduta grave non solo per l’apprendimento ma, anche, per l’impatto psicologico per bambine/i, studentesse/i. Forse fa meno scalpore rispetto ad altri settori, dove si invoca sempre la pesante ricaduta economica, ma il prezzo che pagheranno le ragazze e i ragazzi sarà davvero enorme, non solo per loro ma anche per il Paese.
Ora, alcuni esponenti di questa Regione hanno sollevato forti critiche ogni qualvolta il governo emanava provvedimenti a tutela della salute pubblica con misure applicabili il giorno dopo l’emanazione del decreto. In fatto di coerenza rispetto a quanto emanato oggi da Regione Lombardia, con una Ordinanza che ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in Lombardia oggi per domani mattina, dovremmo richiamarne la irresponsabilità.
Infatti, dall’oggi al domani molte famiglie dovranno tenere i figli a casa e organizzarsi, se entrambi i genitori lavorano. Peccato che, ad oggi, non sia più in vigore la norma che consentiva al genitore che aveva figli a scuola di poter prendere un congedo parentale (retribuito al 50%) in caso di chiusura della scuola in presenza.
Si aggiunga, inoltre, che Regione Lombardia ha previsto nell’ordinanza che asili nido e micro nido restino aperti. Le lavoratrici e lavoratori che dovranno svolgere quel servizio e hanno figli a casa, perché la scuola da domani è chiusa, cosa possono fare?
Riteniamo che, in presenza della disposizione del Piano Scuola 2020/2021, approvato con DM 39 del 26 giugno 2020, richiamato dalla nota del Ministero dell’Istruzione emanata oggi, in cui si prevede che vada garantita la presenza a scuola degli alunni e studenti figli di medici, infermieri, personale delle case di riposo e i figli della categorie di lavoratori dei servizi essenziali pubblici, sia garantita la stessa possibilità al personale degli asili nido e delle scuole, in attesa della possibilità di chiedere il congedo parentale prima previsto in caso di chiusura delle scuole.
Era opportuno che Regione Lombardia desse indicazioni in tal senso, in applicazione della propria Ordinanza n. 714, emanata oggi, oppure desse il tempo a tutti gli interessati di organizzarsi.