Classi numerose e sicurezza in Molise: intervengono i giudici del TAR
La FLC CGIL Molise ha ragione: arrivano i primi pronunciamenti dei giudici amministrativi sui provvedimenti di accorpamento delle classi disposti dall'Ufficio scolastico regionale.
A cura della FLC CGIL Molise
Sono anni che lo scriviamo agli organismi preposti: le classi delle scuole molisane non possono contenere gli alunni che l'Ufficio scolastico regionale vorrebbe farci stare. Abbiamo scritto a tutti gli organismi preposti al controllo ed alla vigilanza: Dirigenti scolastici, Prefetti, ASREM, Ispettorati del lavoro ecc., senza risultati.
Oggi arrivano a darci ragione le sentenze dei giudici amministrativi. Continuano, infatti, i pronunciamenti del TAR Molise sui provvedimenti dell'Ufficio scolastico regionale di accorpamento delle classi. Sono, ormai, già quattro, se ne prevedono altre.
I limiti massimi sono determinati dal D.P.R. n. 81/2009: scuola infanzia 26, primaria 26, secondaria di I grado 27, secondaria di II grado 30. Limiti massimi che, per effetto dell'art. 4 del D.P.R., possono aumentare fino al 10%. In altri termini, i parametri citati possono arrivare ora al massimo di 29 bambini per sezione nella scuola dell'infanzia, a 29 alunni nelle classi di primaria, a 30 in quelle di I grado e a 33 nelle classi delle superiori. Eppure il D.M. sulle norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica fissa l'indice di 26 persone/aula come indice di massimo affollamento ipotizzabile.
Il dirigente scolastico dovrebbe garantire in ogni modo agli alunni e all'utenza in generale, un ambiente confortevole, igienico e sicuro secondo i principi di qualità stabiliti per i servizi pubblici quali sono gli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado; nella formazione delle classi dovrà tenere conto della cubatura. Ovvero l'indice minimo di 1,80 o 1,96 mq netti per alunno per 3 metri di altezza, riferito alle aule, conformemente al previsto indice minimo di 2 mq che ogni lavoratore deve avere.
L'ultima sentenza del TAR Molise è quella delle quarte dell'Istituto tecnico commerciale “L. Pilla” di Campobasso in due sole sezioni, con soppressione della sezione. Le classi avrebbero accolto, rispettivamente, 29 e 30 alunni: troppi, secondo il TAR Molise, come quelli legati agli accorpamenti annullati al Liceo classico di Campobasso, al Liceo scientifico di Riccia e al Liceo scientifico di Larino. L'amministrazione scolastica, senza tener conto delle norme sulla sicurezza, continua a disattenderle applicando le regole sulle drastiche riduzioni volute dalla Gelmini.
Proseguiremo nell'azione di denuncia, ricordando che sono molte le scuole nella nostra regione che ospitano un numero di alunni non conforme alle norme (basta andare alla Scuola media “Brigida” o al Nautico di Termoli, alla “Colozza” di Campobasso, per non parlare dello scempio che c'è in molte scuole del cratere sismico).
Occorre battersi contro i tagli e le riduzioni fatte da questo governo che stanno devastando la scuola pubblica molisana; è necessario continuare l'iniziativa per rimettere al centro la qualità e la sicurezza del sistema d'istruzione regionale.