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Edilizia scolastica e dimensionamento in Molise, “la scuola è finita, i problemi restano”

La FLC CGIL regionale chiede l’apertura di un vero confronto sul sistema scolastico molisano.

01/07/2017
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A cura della FLC CGIL Molise

In occasione della recente visita della Ministra Fedeli in Molise le abbiamo presentato un documento unitario, consegnato anche al presidente della giunta regionale, in cui venivano evidenziate le criticità della scuola molisana, in particolare lo stato deficitario dell’edilizia scolastica regionale e la mancanza del piano di dimensionamento scolastico.

A 15 anni dal sisma di San Giuliano di Puglia, in alcuni comuni, in particolare nell’area del cratere, si fa ancora scuola in casette prefabbricate; in altri centri per affrontare le criticità si sono dovute studiare situazioni di emergenza come doppi turni, fitti di locali privati, oppure si è stati costretti a chiedere ospitalità presso l’Università degli Studi del Molise.

A nostro avviso l’edilizia scolastica deve essere una priorità, è politica miope rincorrere l’emergenza. Gli studenti e gli operatori scolastici hanno bisogno di spazi adeguati e tempi distesi per studiare, lavorare e programmare le attività didattiche. A distanza di più di un mese dalla consegna di quel documento, non abbiamo avuto alcuna risposta.

Riteniamo che le problematiche relative alla sicurezza degli edifici scolastici devono essere affrontate con urgenza, di pari passo con la necessaria riorganizzazione dell’offerta scolastica regionale.

La scuola molisana negli ultimi anni sta andando incontro ad un vero e proprio spopolamento. I dati MIUR certificano che nel 2006 erano 47.335 gli studenti molisani, nell’a.s. 2017/2018 saranno solo 38.870: 8.500 studenti in meno rispetto al 2006, ben 1048 alunni in meno rispetto al 2016/2017. Una vera e propria falcidia!

La presenza di aree interne, di scuole site in territori montani e difficilmente raggiungibili renderebbe necessaria un’attenzione specifica al territorio da parte della politica, che invece non si è interessata al tema, con il risultato che nella determinazione degli organici abbiamo dovuto cedere al mero criterio numerico, che ci penalizza. Per la stessa ragione, abbiamo sempre chiesto, inascoltati, che si rivedessero i rigidi parametri imposti dalla legge sul dimensionamento delle scuole. Occorre ripartire da lì piuttosto che fare le solite ed inconcludenti guerre di campanile.

La presenza di istituti sottodimensionati con relative reggenze, la duplicazione di indirizzi, la mancanza di programmazione dell’offerta formativa territoriale, rende non più rinviabile, pertanto, un nuovo piano di dimensionamento scolastico, così come una nuova Legge che regolamenti tutto il sistema d’Istruzione e formazione regionale ed un sistema di trasporti scolastici adeguato all’offerta formativa programmata.

Il lento declino del sistema d’istruzione molisano, altrimenti, risulta inesorabile: un esempio drastico è rappresentato dal recente provvedimento con cui l’Ufficio Scolastico Regionale ha accertato il sottodimensionamento di quattro istituzioni scolastiche, sopprimendo di fatto quattro dirigenze scolastiche (ISIS Larino, I.C Castelmauro, I.C Sant’Elia e ISIS Venafro), che in base alla normativa vigente, in virtù del decremento del numero degli alunni, non possono essere sede di Dirigente Scolastico e di relativo Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. Se non si procede celermente, questa sarà la sorte di altre Istituzioni scolastiche, per cui il dimensionamento avverrà non con la programmazione, ma per consunzione.

Abbiamo assistito nel tempo ad interventi in materia, da parte degli Enti Locali, spesso condizionati da interessi di campanile più che da progetti di lungo periodo. Il risultato è che nel 2017 in Molise convivono cattedrali nel deserto e istituti sottodimensionati, omnicomprensivi e pluriclassi, mentre il numero degli alunni potrebbe facilitare processi di aggregazione virtuosa tra scuole, volte a mettere in comune esperienze, strutture e servizi, evitando inutili duplicazioni.

Viste le rilevanti criticità evidenziate, è necessario che le Istituzioni locali ed in primis il Presidente della giunta regionale del Molise si attivino da subito, in modo da affrontare con urgenza i temi indicati, che altrimenti si ripresenteranno in occasione della riapertura del prossimo anno scolastico.

Per tutte queste ragioni, il Direttivo regionale della FLC CGIL Molise, chiede al Presidente della giunta regionale, che detiene anche la delega all’Istruzione, ed a tutte le Istituzioni Locali, per quanto di competenza:

  1. La convocazione di una Cabina di regia sul dimensionamento scolastico, che veda la presenza di tutti i soggetti istituzionali coinvolti al livello regionale per realizzare una pianificazione dell’offerta formativa che tenga conto delle strutture scolastiche esistenti;
  2. La costituzione di un tavolo di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti sul tema dell’edilizia scolastica, che partendo dalle priorità da individuare sulla base dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, monitori lo stato dell’arte ed effettui una programmazione degli interventi necessari nel breve e nel medio periodo.

Il 30 giugno sono terminate le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, le lezioni ripartiranno il 12 settembre: speriamo di non dover assistere ai soliti problemi, con rinvii di aperture, doppi turni e criticità dell’ultim’ora. Si utilizzino questi due mesi per affrontare le criticità esistenti e per iniziare un confronto operativo sul sistema scolastico molisano.

Ordine del Giorno del Direttivo Regionale FLC CGIL Molise del 30 giugno 2017, approvato all’unanimità.

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